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Scoperta una bellissima cometa con una coda enorme: SWAN25B era nascosta dietro al Sole

Gli astronomi hanno scoperto una nuova, splendida cometa, che si è avvicinata di “soppiatto” alle spalle del Sole. Ora che è emersa, SWAN25B (nome provvisorio) mostra una lunghissima e spettacolare coda. Dove si trova nel cielo, come cercarla e quali sono le possibilità di vederla dall’Italia.
A cura di Andrea Centini
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Cometa SWAN25B (nome provvisorio). Credit: Michael Mattiazzo
Cometa SWAN25B (nome provvisorio). Credit: Michael Mattiazzo

Una nuova cometa è stata scoperta venerdì 12 settembre grazie allo strumento Solar Wind Anisotropies (SWAN) del telescopio spaziale Solar and Heliospheric Observatory (SOHO) dell'Agenzia Spaziale Europa (ESA). La cometa, attualmente classificata con il nome provvisorio di SWAN25B, si trova a una distanza di 0,5 unità astronomiche (78 milioni di chilometri) e avrebbe appena superato il perielio, cioè il punto di avvicinamento massimo al Sole. Ha una splendida chioma verde e una lunghissima coda di ioni blu, allineata con quella composta da polveri. In base a quanto indicato dal Las Cumbres Observatory, l'oggetto ha un diametro stimato di circa 10 chilometri, quindi è un potenziale “killer di pianeti”.

La “palla di ghiaccio” sarebbe diventata visibile subito dopo aver superato il perielio. Secondo gli esperti si è palesata soltanto adesso e così “vicina” – dal punto di vista squisitamente astronomico – perché durante il suo viaggio nel cuore del Sistema solare è rimasta sempre nascosta alle spalle del Sole. Non si esclude tuttavia un repentino e spettacolare aumento della luminosità. Ora che ha fatto capolino, prospetticamente nei pressi del pianeta Marte, si sta mostrando in tutto il suo splendore. Come evidenziano gli scatti degli astrofotografi, infatti, ha una bellissima coda lunga all'incirca 3 gradi. Ciò significa ben sei volte il diametro del disco lunare in fase di plenilunio (Luna Piena), come specificato dall'Osservatorio Sideralmente.

TheSkyLive sottolinea che l'oggetto ha una magnitudine compresa tra 7 e 8, ciò significa che non è ancora visibile a occhio nudo. Tale visibilità si raggiunge attorno a una magnitudine (luminosità apparente) di 6. Ricordiamo infatti che il parametro si basa su una scala inversa: più è basso il valore (anche negativo), maggiore è la luminosità nel firmamento. Per fare un esempio, la Luna Piena ha una magnitudine di circa – 13, mentre il Sole arriva a sfiorare – 27. Nonostante non sia ancora visibile senza strumenti ottici, il portale specializzato EarthSky spiega che la cometa SWAN25B può essere vista facilmente con un binocolo oppure con una fotocamera dotata di obiettivo di 200 millimetri.

Al momento sono favoriti gli osservatori dell'emisfero australe (meridionale), come testimoniano le bellissime foto che stanno arrivando da Sud America, Australia e Africa. Tra le più belle in assoluto vi è sicuramente quella scattata dall'astronomo australiano Michael Mattiazzo, che potete vedere qui di seguito nel suo post su Facebook. Si ritiene comunque che nei prossimi giorni la cometa possa diventare sufficientemente visibile anche nell'emisfero boreale (settentrionale), dove si trova l'Italia. Adesso è ancora molto vicina al Sole e bassa sulla volta celeste, ma pian piano si sta allontanando dalla stella. La sua traiettoria è ancora in fase di studio, ma presto ne sapremo di più sulla visibilità alle nostre latitudini. SWAN25B  si trova incastonata nel cuore della costellazione della Vergine e, tra il 15 e il 16 settembre, passerà esattamente tra il Pianeta Rosso e la brillante stella Spica, a Ovest.

Nei nostri test condotti col planetario virtuale di Stellarium, la stella e Marte risultano bassissimi sull'orizzonte occidentale subito dopo il tramonto. Con un buono strumento e la fotografia a lunga posa potrebbe essere possibile cogliere SWAN25B nel crepuscolo dopo il tramonto, atteso attorno alle 19:20 ora di Roma il 16 settembre. Al momento serve sicuramente un orizzonte totalmente sgombro da ostacoli a Ovest. Sottolineiamo che per qualunque test sarà necessario attendere che il Sole sia effettivamente tramontato; il rischio di danni gravi alla vista guardando direttamente la stella è alto, ma è ancora maggiore se lo si punta inavvertitamente con un binocolo o un telescopio.

Quando la traiettoria della cometa sarà stabilita con precisione dagli astronomi, capiremo meglio sia le possibilità di vederla nell'emisfero boreale sia l'evoluzione della sua luminosità. Essa, infatti, potrebbe aumentare ulteriormente oppure scemare nei prossimi giorni, rendendo l'uso degli strumenti ottici l'unica opzione. L'astrofisico Tony Phillips di Spaceweather.com evidenzia che la cometa potrebbe raggiungere una distanza di 0,25 UA (poco meno di 38 milioni di chilometri) dalla Terra nel mese di ottobre. Non resta che attendere i prossimi giorni per saperne di più sul passaggio di questo meraviglioso visitatore ghiacciato.

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