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Scoperta immensa colonia riproduttiva di pesci ghiaccio in Antartide: è più grande di Milano

Sotto al ghiaccio del Mare di Weddell è stata scoperta la più grande e meravigliosa colonia di pesci al mondo: ospita oltre 60 milioni di nidi di pesci ghiaccio.
A cura di Andrea Centini
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Nel cuore del Mare di Weddell, parte dell'Oceano Atlantico meridionale affacciata sul continente antartico, è stata fatta una delle scoperte biologiche più straordinarie degli ultimi anni: un'immensa colonia riproduttiva di pesci ghiaccio di Giona (Neopagetopsis ionah), che si estende per oltre 240 chilometri chilometri quadrati. È quanto la città di Latina e più di Milano, che si ferma a poco meno di 182 chilometri quadrati. La colonia, la più grande al mondo, contiene oltre 60 milioni di nidi di pesci, ciascuno posto a circa 3 metri di distanza dai vicini, disposti in un affascinante pattern geometrico. Ogni nido ha un diametro di 75 centimetri ed è profondo circa 15 centimetri; al suo interno nella stragrande maggioranza dei casi si trova un esemplare adulto – non si sa se maschio o femmina – che sorveglia tra le 1.500 e le 2.500 uova. È una vera e propria esplosione di biomassa ittica, stimata in più di 60mila tonnellate. È un mondo vasto e sconosciuto, un vero paradiso marino, che ora va assolutamente tutelato: gli scienziati che l'hanno individuato hanno infatti chiesto che venga istituita un'area marina protetta ad hoc sul mare di Weddell.

Nidi di pesci ghiaccio. Credit: Istituto Alfred Wegener
Nidi di pesci ghiaccio. Credit: Istituto Alfred Wegener

A scoprire l'immensa colonia riproduttiva è stato un team di ricerca internazionale guidato da scienziati del Centro Helmholtz per la ricerca polare e marina dell'Istituto Alfred Wegener di Bremerhaven, Germania, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi della Facoltà di Biologia e Chimica dell'Università di Brema, dell'Università HafenCity di Amburgo, del Programma Uomo-Società-Ambiente del Dipartimento di Scienze Ambientali dell'Università di Basilea (Svizzera) e di altri centri di ricerca. Gli scienziati, coordinati dal professor Autun Purser, hanno fatto la scoperta per caso. Si trovavano sul Mare di Weddell per analizzare il fondale marino con un OFOBS, un sistema di osservazione e batimetria che viene trainato a pochissimi metri di altezza dal fondo marino per catturare immagini e raccogliere dati con diversi sensori. “Fondamentalmente si tratta di un grande dispositivo trainato, del peso di una tonnellata, che rimorchiamo dietro alla rompighiaccio RV Polarstern a una velocità compresa tra uno e quattro chilometri all'ora. Lo rimorchiamo a un'altezza di circa 1,5-2,5 metri sopra il fondo del mare, registrando video e dati di batimetria acustica”, ha dichiarato il professor Purser in un comunicato stampa.

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I ricercatori si sono interessati a quella specifica area del Mare di Weddel perché lì la temperatura dell'acqua è di 2° C e non di 0 gradi (l'acqua di mare congela a una temperatura più bassa di quella dolce). I ricercatori non si aspettavano di trovare nidi del pesce ghiaccio di Giona, dei quali alcune colonie – con poche centinaia di esemplari – erano state avvistate in altre aree dell'Oceano Antartico. La sorpresa è stata enorme: quando li hanno visti per la prima volta – a febbraio dello scorso anno – la nave rompighiaccio ha navigato per 4 ore e coperto circa 6 chilometri, incontrando una distesa “infinita” di questi nidi. “Non avevo mai visto niente di simile in 15 anni di ricerca nell'oceano”, ha dichiarato il professor Purser, aggiungendo di aver immediatamente avvisato gli esperti di questi pesci, anch'essi assolutamente stupiti dalla notizia.

I pesci ghiaccio sono animali straordinari, gli unici vertebrati che non hanno globuli rossi nel sangue ma una proteina che fa da antigelo, impedendo al sangue e ai tessuti di congelare a causa delle temperature così estreme. Il mare di Weddell è costantemente coperto da un sottile strato di ghiaccio, ma sotto pullula di vita tra pesci, crostacei, molluschi e altri gruppi animali. Nell'area ci sono anche circa 2mila foche di Weddell, che molto probabilmente si nutrono dei pesci ghiaccio, vista la straordinaria abbondanza. Quello scoperto è un ecosistema straordinario che va preservato; la speranza è che venga accolta al più presto la richiesta di istituire un'area protetta. I dettagli della ricerca "A vast icefish breeding colony discovered in the Antarctic" sono stati pubblicati sull'autorevole rivista scientifica Current Biology.

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