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Due onde radio anomale rilevate sotto il ghiaccio dell’Antartide: “È fisicamente impossibile”

Un segnale radio rilevato da ANITA sfida le leggi note della fisica delle particelle e apre interrogativi su fenomeni ancora sconosciuti.
A cura di Elisabetta Rosso
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ANITA | Credit: Stephanie Wissel / Penn State
ANITA | Credit: Stephanie Wissel / Penn State

In Antartide, a bordo di un pallone sonda, un gruppo di scienziati ha rilevato strane onde radio provenienti dal sottosuolo ghiacciato. A intercettarle è stato ANITA, (Antarctic Impulsive Transient Antenna), l’esperimento della NASA che osserva l’interazione tra neutrini e ghiaccio, installato su un pallone aerostatico a 40 chilometri di quota.

Le onde rilevate non sembrano rispettare il Modello Standard, l’attuale teoria che descrive il comportamento delle particelle subatomiche. I dati registrati mostrano infatti onde radio provenienti da un angolo di circa 30 gradi sotto la superficie terrestre. Una direzione che, per essere compatibile con il passaggio di un neutrino attraverso migliaia di chilometri di roccia solida, richiederebbe condizioni oggi considerate impossibili. Secondo i modelli attuali, quei segnali avrebbero dovuto essere completamente assorbiti nel percorso.

"Indagheremo meglio, ma al momento è uno di quei misteri che potrebbe rimettere in discussione cose che credevamo di sapere. E questo è esattamente ciò che rende la scienza così emozionante", ha spiegato Stephanie Wissel, professoressa di fisica e astronomia della Penn State a capo del team di ANITA.

I segnali anomali rilevati sotto il ghiaccio antartico

ANITA è stato progettato per individuare neutrini ad alta energia — particelle elusive generate da eventi cosmici estremi come supernove o collisioni tra buchi neri. Quando queste particelle colpiscono gli atomi presenti nel ghiaccio antartico, producono delle onde radio rilevabili dagli strumenti sospesi in atmosfera.

Ma i segnali che i ricercatori hanno registrato non seguono questo schema. Invece di provenire dall’alto e riflettersi sulla superficie del ghiaccio, sembrano arrivare dal basso, come se fossero passati attraverso migliaia di chilometri di rocce.

“Per le leggi della fisica i segnali radio che attraversano uno strato roccioso simile dovrebbero essere completamente assorbiti”, ha spiegato la fisica Stephanie Wissel della Penn State. “Eppure li abbiamo rilevati”. Secondo i risultati pubblicati nelle Physical Review Letters, le misteriose onde radio sono state scoperte dall’antenna transitoria impulsiva antartica (ANITA).

Un’anomalia che sfida il Modello Standard

In un primo momento, gli scienziati hanno pensato che i segnali potessero essere causati da neutrino tauonico, una rara tipologia di neutrino ad alta energia. Tuttavia, dopo approfondite simulazioni, questa ipotesi è stata esclusa. I segnali non corrispondono al comportamento previsto di queste particelle.

Gli scienziati hanno quindi aperto la porta ad alternative ancora più affascinanti: l’ipotesi che si tratti di una nuova tipologia di particella o di un’interazione sconosciuta, forse persino collegata alla materia oscura.

Non abbiamo trovato alcuna spiegazione coerente con il Modello Standard che possa giustificare questi segnali”, hanno scritto i ricercatori nell’articolo pubblicato su Physical Review Letters.

Il progetto PUEO per scoprire l'origine dei segnali

Per indagare il fenomeno è stato creato il progetto PUEO (Payload for Ultrahigh Energy Observations), un’evoluzione di ANITA. L’obiettivo è ottenere dati più precisi per comprendere meglio la natura dei segnali.

“Con PUEO avremo la possibilità di rilevare nuove onde e, si spera, arrivare finalmente a una spiegazione”, ha spiegato Wissel. “Potremmo persino scoprire una nuova particella, o addirittura una nuova teoria fisica”.

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