video suggerito
video suggerito

Misteriosa moria di pinguini in Antartide: più di 500 esemplari ritrovati morti sotto la neve

La scoperta è avvenuta durante una spedizione di ricercatori della Federation University Australia. L’ipotesi è che la morte degli animali sia stata causata dal virus dell’influenza aviaria H5N1, anche se dovrà essere confermata. Ora i ricercatori temono per il futuro di diverse specie, già minacciate dal cambiamento climatico e dallo scioglimento dei ghiacciai.
50 CONDIVISIONI
Immagine

Una spedizione scientifica della Federation University Australia in Antartide ha portato alla luce una macabra scoperta: gli esperti hanno trovato almeno 532 pinguini morti ed è verosimile che ce ne siano molti altri deceduti. Si tratta di esemplari della specie di pinguini più comune delle coste del continente antartico, i cosiddetti "pinguini di Adelia" (Pygoscelis adeliae).

Le cause del misterioso ritrovamento non sono ancora del tutto chiare, ma i ricercatori pensano che ad uccidere le centinaia, se non migliaia, di pinguini sia stata il virus dell'influenza aviaria H5N1, la cui diffusione tra diverse specie di mammiferi è oggi all'attenzione delle autorità sanitarie europee e statunitensi. I ricercatori australiani ora temono i possibili effetti del contagio su larga scala del virus tra le diverse specie di uccelli che vivono in Antartide. Le preoccupazioni maggiori riguardano le specie già a rischio estinzione a causa dello scioglimento dei ghiacciai e dalla crisi climatica, come il pinguino imperatore.

Cosa è successo ai pinguini in Antartide

Uno dei ricercatori della Federation University, il biologo Meagan Dewar, che ha partecipato alla spedizione, ha raccontato a Reuters come è avvenuta la scoperta in Antartide. Le centinaia di carcasse sono state trovate congelate sotto la neve sull'isola di Heroina. Erano così tante che i ricercatori non sono riuscite a contarle tutte: l'ipotesi è che nei mesi scorsi siano morti migliaia di pinguini e che quelli ritrovati ne costituiscano solo una piccola parte.

Solo qualche settimana fa, a febbraio 2024, l'influenza aviaria H5N1 è stata segnalata per la prima volta in Antartide, motivo per cui i ricercatori credono che sia stata proprio questa la causa della morte dei pinguini. Tuttavia, i campioni effettuati sul luogo hanno prodotto "esiti inconcludenti", si legge su Reuters, e per avere la conferma bisognerà attendere gli esiti dei test in laboratorio.

I timori per la loro sopravvivenza

Ora i timori riguardano il futuro delle specie animali che compongono la fauna selvatica di queste remote aree del mondo, soprattutto quelle già a rischio estinzione, la cui sopravvivenza potrebbe essere minacciata dal virus trasmesso attraverso uccelli infetti: i ricercatori dell'università australiana hanno già rilevato la presenza del ceppo H5 in una specie di uccelli marini – gli Skua – che si nutrono di uova e pulcini di pinguini.

Quali sono i fattori che minacciano i pinguini

In realtà, non è la prima volta che si verificano ritrovamenti di questo tipo. Solo qualche mese fa, a luglio 2023, sono stati trovati morti circa 2.000 pinguini di Magellano lungo la costa dell'Uruguay. In quel caso però la causa non era stata l'aviaria, ma la crisi climatica e la pesca eccessiva. Secondo gli esperti quest'ultima avrebbe ridotto a tal punto la presenza di pesci da lasciare i pinguini che abitano questi territori senza cibo.

Ora, in uno scenario già critico per molte specie animali, il virus dell'influenza aviaria H5N1 rappresenta una nuova minaccia e morie come quella verificatisi in Antartide, qualora venisse confermata la presenza del virus negli esemplari ritrovati, ne sono la prova.

50 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views