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Meraviglioso “giardino segreto” scoperto nel fondale di Ischia: è uno scrigno di biodiversità

C’è un magnifico “giardino segreto” nel fondale marino innanzi all’Isola di Ischia. Tra le specie presenti più preziose il raro falso corallo nero mediterraneo.
A cura di Andrea Centini
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Credit: Pietro Sorvino / Regno di Nettuno / Facebook
Credit: Pietro Sorvino / Regno di Nettuno / Facebook

Nel cuore dell'area marina protetta della CampaniaRegno di Nettuno” è stata scoperta una zona particolarmente affascinante e ricca di biodiversità, talmente suggestiva da essere stata soprannominata il “giardino segreto” dai fortunati visitatori subacquei. L'hotspot si trova a 60 metri di profondità ed è incastonato lungo il versante meridionale dell'Isola di Ischia, come indicato in un post dell'AMP campana. L'area marina si estende per oltre 11mila ettari innanzi ai comuni di Barano d'Ischia, Casamicciola Terme, Forio, Ischia, Lacco Ameno, Procida, Serrara Fontana. Il fondale variopinto e colmo di vita è uno scrigno prezioso da proteggere e preservare, ennesimo esempio del meraviglioso patrimonio naturalistico che abbiamo in Italia.

Le splendide immagini del “giardino segreto” sono state condivise sui social netowork dal subacqueo di Pietro Sorvino dell'Ans Diving Ischia e dallo stesso Regno di Nettuno. Come si evince dagli scatti sono presenti numerosi pesci e colonie di invertebrati, che danno vita a un ecosistema vivido e pulsante, non dissimile da quelli osservati lungo le spettacolari barriere coralline tropicali. Il principale protagonista di questo angolo di paradiso sommerso è indubbiamente il falso corallo nero mediterraneo (Savalia savaglia), un esacorallo coloniale appartenente alla famiglia Parazoanthidae che ricorda da vicino la gorgonia, pur avendo delle significative differenze da quest'ultima.

Il suo nome comune è legato al fatto che, se privato del tessuto molle esterno dei polipi, chiamato cenosarco, cenenchina o cenosoma, il cormo (lo “scheletro” dell'invertebrato) risulta di un affascinante colore nero. Come indicato nel post del Regno di Nettuno, si tratta di una specie “considerata da sempre rara”, la cui distribuzione, in base ai dati dell'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN), “è stata fortemente ridotta negli anni '50 – '70 dalla pesca subacquea”. Il falso corallo nero era infatti comunemente prelevato "come oggetto ornamentale". L'invertebrato è rigidamente protetto ed è classificato come specie prossima alla minaccia (codice NT) nella Lista Rossa della IUCN. La sua presenza nel “giardino segreto” rende questo hotspot indubbiamente più prezioso.

“Dopo 40 anni di immersioni, il mare di Ischia continua a stupirmi”, ha dichiarato Sorvino. “Il Regno di Nettuno regala angoli di assoluta suggestione, la cui continua divulgazione è senz’altro il modo migliore per chiedere a tutti di aiutarci a tutelarlo”, gli ha fatto eco Antonino Miccio, direttore dell'area marina protetta. Il dirigente del Regno di Nettuno ha anche sottolineato l'importanza dei dati raccolti nel cuore delle iniziative di citizen science, che permettono di supportare attivamente la ricerca scientifica. Gli avvistamenti degli organismi possono infatti essere caricati su appositi siti web e messe a disposizione degli esperti. Progetti di citizen science sono considerati particolarmente preziosi nello studio dei cetacei. “Il contributo di subacquei, appassionati e cittadini alla conoscenza del nostro mare e dei suoi fondali è per noi preziosissimo”, ha chiosato il dottor Miccio.

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