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Le formiche possono “fiutare” il cancro nei campioni di urina

La prova di questa loro abilità nell’esperimento condotto da un team di ricerca parigino che ha addestrato tre colonie di insetti, raccolte nella foresta francese di Ermenonville.
A cura di Valeria Aiello
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Una formica fusca, o formica nera, diffusa in tutta Europa e in parti dell'Asia a nord delle pendici dell'Himalaya e il Nord Africa. Credit: Mathias Krumbholz/Wikipedia
Una formica fusca, o formica nera, diffusa in tutta Europa e in parti dell'Asia a nord delle pendici dell'Himalaya e il Nord Africa. Credit: Mathias Krumbholz/Wikipedia

Le formiche riconosconno l’odore del cancro e sono in grado di “fiutare” la malattia nelle urine. La prova di questa loro abilità arriva da un esperimento condotto da team di ricerca guidato dalla professoressa Patrizia d'Ettorre dell’Università Sorbona di Parigi, i cui risultati sono stati pubblicati oggi in un articolo sulla rivista Proceedings of the Royal Society B: Biological Sciences.

La ricerca, che fa seguito a test precedenti che hanno mostrato la capacità delle formiche di riconoscere le cellule tumorali umane cresciute in laboratorio, ha coinvolto tre colonie di Formica fusca, una specie relativamente comune nell’emisfero settentrionale, raccolte nella foresta francese di Ermenonville, nel dipartimento dell’Oise, vicino a Senlis, ed addestrate ad associare l’odore dei tumori (alcune cellule tumorali sono caratterizzate da specifici composti organici volatili) a una ricompensa.

Insetti come le formiche hanno un senso dell’olfatto raffinato e possono essere addestrati facilmente e rapidamente con il condizionamento olfattivo – spiega il team di ricerca – . Usando come stimolo l’urina di topi xenotrapiantati con tessuti tumorali derivati da pazienti, dimostriamo che le singole formiche possono imparare a discriminare l’odore dei topi sani da quello dei topi portatori di tumore e farlo dopo solo tre prove di condizionamento”.

L’esperimento, che ha preso in esame il comportamento di ogni singola formica per ogni test, ha evidenziato che dopo l’addestramento, questi insetti trascorrono in media il 20% in più del tempo in prossimità dell’odore appreso, rispetto ad altri stimoli. “Le analisi chimiche hanno confermato che la presenza del tumore ha modificato l'odore delle urine, supportando i risultati comportamentali – ha precisato il team – . Il nostro studio dimostra che le formiche rilevano in modo affidabile segnali tumorali nelle urine dei topi e hanno il potenziale per agire come biorilevatori di cancro efficienti ed economici”.

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