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Cambiamenti climatici

La Terra ha appena sperimentato il secondo marzo più caldo di sempre

Lo rende noto il Servizio per il Cambiamento Climatico di Copernicus (C3S) implementato dal Centro europeo per le previsioni meteo a medio termine per conto della Commissione europea.
A cura di Valeria Aiello
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Il mese di marzo 2023 è stato il secondo più caldo a livello globale, preceduto solo da marzo 2016. Lo rende noto il Copernicus Climate Change Service (C3S), il Servizio per il Cambiamento Climatico implementato dal Centro europeo per le previsioni meteo a medio termine per conto della Commissione europea, i cui ultimi dati mostrano che la Terra ha appena sperimentato il secondo marzo più caldo dall’800, ovvero da quando viene tenuta traccia delle temperature registrate sul nostro pianeta.

Marzo 2023 è stato il secondo più caldo mai registrato

Secondo i dati del bollettino mensile del C3S sui cambiamenti osservati nella temperatura globale dell’aria superficiale, nel mese di marzo 2023 le temperature sono state superiori alla media nell’Europa meridionale e centrale, ma inferiori alla media nella maggior parte dell’Europa settentrionale. Ha fatto molto più caldo anche su una vasta area del Nord Africa, nella Russia sudoccidentale e in maggior parte dell’Asia, dove sono stati stabiliti molti nuovi record per le massime per marzo. Temperature molto superiori alla media sono inoltre state registrate nel nord-est del Nord America, in Argentina e nei paesi limitrofi del Sud America, così come in gran parte dell’Australia e nella regione costiera dell’Antartide. Le regioni occidentali e centrali del Nord America hanno invece sperimentato temperature sensibilmente inferiori alla media del periodo.

Dal punto di vista idrologico, il mese di marzo 2023 è stato più umido della media nella fascia che si estende da ovest a nord-est in tutto il Nord Europa e sulla Turchia. Al contrario, parte della penisola iberica, l’arco alpino, aree dell’Europa centrale, i Balcani orientali e la costa nord-occidentale del Mar Caspio hanno sperimento condizioni più secche della media del periodo.

Al di fuori dell’Europa, marzo 2023 è stato più umido della media in diverse regioni degli Stati Uniti e dell’Asia, nella penisola del Corno d’Africa, Nuova Zelanda, Australia settentrionale, parte dell’Africa meridionale e Brasile. In molte di queste regioni le forti precipitazioni hanno provocato inondazioni. Condizioni più secche della media sono state registrate in Argentina, che ha subito una siccità continua, l’Australia meridionale, l’Africa sudoccidentale e parte dell’Asia, dove in molti casi si sono sommate temperature più calde della media.

La situazione del ghiaccio marino

Le temperature superiori alla media hanno avuto ripercussioni sul ghiaccio marino, in particolare sull’estensione del ghiaccio marino in Antartide, dove si è registrata la seconda estensione più bassa mai rilevata per il mese di marzo, al 28% al di sotto della media, dopo l’estensione minima record registrata a febbraio. Concentrazioni di ghiaccio marino al di sotto della media sono state osservate in tutti i settori dell’Oceano Antartico, ma anche nell’Oceano Artico, dove l’estensione del ghiaccio marino è risultata del 4% al di sotto della media, la quarta più bassa mai registrata per il mese di marzo ma comunque simile alle tre estensioni minime mai osservate. In contrasto, le concentrazioni di ghiaccio marino registrate nel Mare di Groenlandia, risultate al di sopra della media.

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