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Il caldo estremo aumenta il rischio di infertilità negli uomini

Un team di ricerca dell’Università di Padova ha dimostrato che le temperature elevate alterano l’espressione di un gene, favorendo il rischio di infertilità.
A cura di Andrea Centini
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Una ricerca italiana ha dimostrato che le temperature elevate aumentano il rischio di infertilità negli uomini. La ragione risiede nell'attivazione alterata di uno specifico gene associato alla spermatogenesi, ovvero alla produzione di spermatozoi. In un momento di caldo particolarmente intenso come quello attuale e soprattutto in un contesto di riscaldamento globale crescente, che determinerà temperature sempre più elevate a causa delle emissioni di gas a effetto serra, si tratta di una scoperta significativa che sottolinea – per l'ennesima volta – quanto può essere grave e trasversale l'impatto dei cambiamenti climatici. A maggior ragione se si tiene conto che la fertilità maschile ha subito un vero e proprio tracollo negli ultimi decenni e in futuro si rischia addirittura un'epidemia di infertilità, secondo alcuni studi.

A determinare che le ondate di calore possono favorire l'infertilità negli uomini – e catalizzare anche il rischio di tumore ai testicoli – è stato un team di ricerca dell'Università di Padova guidato dal professor Carlo Foresta, in stretta collaborazione col professor Alberto Ferlin, che dirige l'Unità operativa complessa di Andrologia e Medicina della riproduzione dell'ateneo veneto. I ricercatori, che presenteranno i risultati dello studio durante un convegno che si terrà in autunno ad Abano, sono giunti alle loro conclusioni dopo aver osservato che nei pazienti con temperatura testicolare superiore alla norma a causa di vari fattori – dall'obesità al varicocele, passando per lavori che espongono a elevate fonti di calore – l'attività del suddetto gene risulta sensibilmente superiore. Il gene, chiamato E2F1, fa parte dei fattori di trascrizione ed è strettamente coinvolto nella divisione cellulare e dunque nella produzione di spermatozoi. Nei soggetti con condizioni genetiche che alterano l'espressione del gene spesso si manifesta infertilità, come evidenziato dall'indagine che ha coinvolto oltre 170 uomini infertili. I ricercatori hanno determinato che l'alterata espressione del gene si evidenzia anche nei giovani con tumore al testicolo.

Normalmente i testicoli hanno una temperatura inferiore di un paio di gradi rispetto al resto dell'organismo, trovandosi all'"esterno": grazie a questa differenza svolgono regolarmente la propria funzione biologica. Ma un aumento significativo della temperatura media – come quella indotta dalle ondate di calore – può avere effetti negativi sulla spermatogenesi e dunque sulla fertilità. Nel 2015, negli Stati Uniti, a causa di un'ondata di calore significativa ci fu un decremento delle nascite del 2,6 percento, pari a oltre 100mila bambini nati in meno. “In periodi di gran caldo come quelli che stiamo vivendo in questi giorni il tema torna dunque alla ribalta e per questo ci sentiamo di lanciare un vademecum o dei suggerimenti agli uomini che in questo periodo stanno cercando di avere figli”, ha spiegato all'ANSA il professor Foresta. “I consigli possono interessare anche per chi lavora vicino al fuoco, come i cuochi o chi in fabbrica è operativo vicino a fonti di calore. Il primo è quello di lavare le gonadi con acqua fresca, ma anche ridurre la temperatura corporea sostando in zone fresche o tramite docce fredde nel corso della giornata. È consigliato poi l'utilizzo di indumenti intimi in fibre naturali che fanno traspirare il calore. L'altra arma per la prevenzione è la riduzione, o ancor meglio l'eliminazione, di alcol e fumo che cambiano la temperatura corporea. Infine idratarsi costantemente”, ha chiosato l'esperto. I dettagli della nuova ricerca sul gene E2F1 saranno presentati a ottobre nel convegno di medicina ad Abano.

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