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I pianeti Venere e Marte danzano nel cielo di marzo: come e quando vedere i duetti celesti

Marte e Venere sono protagonisti in questi giorni di spettacolari congiunzioni astrali all’alba. Ecco come e quando ammirare i duetti celesti.
A cura di Andrea Centini
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Credit: NASA
Credit: NASA

In questi giorni di metà marzo il “Pianeta dell'Amore” Venere e il “Pianeta Rosso” Marte hanno iniziato a duettare nel cielo all'alba, regalandoci una spettacolare sequenza di congiunzioni astrali. Si tratta di un assaggio di quanto potremo ammirare verso la fine del mese, quando i corpi celesti coinvolti nelle congiunzioni saranno ben quattro; oltre ai due pianeti già citati, infatti, si aggiungeranno anche il “Signore degli Anelli” Saturno e la falce di Luna calante, uno spettacolo imperdibile per tutti gli appassionati di astronomia. Ma torniamo ai duetti tra Venere e Marte; ecco tutto quello che c'è da sapere per non perdersi l'evento fra le stelle.

Gli abbracci tra Venere e Marte, rispettivamente secondo e quarto pianeta del Sistema solare (in mezzo c'è la Terra), sono iniziati già da alcuni giorni e andranno avanti per diverso tempo, fino a riunirsi nel quartetto di fine mese. Entrambi gli oggetti stanno sorgendo nel cielo sudorientale, poco prima dell'alba. Mercoledì 13 marzo il primo a fare capolino sull'orizzonte sarà Venere, attorno alle 04:10 (ora di Roma), seguito da Marte circa 25 minuti dopo. Il duetto si svolgerà nella costellazione del Capricorno, appena al di sotto delle stelle Algedi e Dabih.

Credit: Stellarium
Credit: Stellarium

Distinguere i due pianeti agli astri circostanti sarà piuttosto semplice. Venere, infatti, è il terzo oggetto più luminoso della volta celeste (dopo il Sole e la Luna) e si presenta con una luce particolarmente intensa, simile a quella di un piccolo faro “appeso” nel firmamento. La ragione risiede nella sua infernale atmosfera, responsabile del più devastante effetto serra del Sistema solare, in grado di far raggiungere i 464° C alla superficie venusiana. Le dense e corrosive nubi di Venere fanno “rimbalzare” luce solare restituendoci un oggetto praticamente inconfondibile cielo. Marte, d'altro canto, ha una luce piuttosto debole, ma il suo splendido colore rosso lo rende facilmente individuabile; il 13 si troverà a pochi gradi a sud e a destra di Venere. Si ricorda inoltre che la luce dei pianeti non brilla come quella delle stelle, sia per la maggiore vicinanza alla Terra che per il fatto che non scaturisce da reazioni nucleari, ma è solo quella riflessa del Sole.

Come sempre specifichiamo che per osservare una congiunzione astrale non è necessaria alcuna strumentazione scientifica, ma con un telescopio, una fotocamera superzoom o un buon binocolo è sicuramente possibile apprezzare alcuni splendidi dettagli dei corpi celesti coinvolti. Poiché i valzer tra Marte e Venere si stanno verificando a ridosso dell'alba, la finestra temporale per ammirarli è piuttosto ridotta. I raggi solari, infatti, come avviene ogni giorno “cancellano” i pianeti dal firmamento, fino al successivo calar della sera.

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