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I cani piangono di gioia quando rivedono il proprio padrone

Lo suggeriscono i risultati di uno studio pubblicato su Current Biology in cui i ricercatori hanno verificato cosa accade negli occhi dei cani in risposta alle emozioni positive.
A cura di Valeria Aiello
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Se hai un cane, chissà quante volte ti sarà capitato di tornare a casa ed essere letteralmente travolto dalle sue feste. Il rituale è sempre lo stesso: appena apri la porta, il tuo cane è già lì ad aspettarti, pronto a saltare, ad agitare la coda e a leccarti viso. Ai più attenti non sarà certamente sfuggito il suo sguardo lucido ed emozionato.

Secondo gli esperti, ogni volta che questo rituale si ripete, nel nostro organismo viene stimolata la secrezione di ossitocina, un ormone conosciuto anche come ormone materno o ormone dell’amore, che è anche la chiave della formazione dello speciale legame che abbiamo con il nostro cane. Studi precedenti hanno inoltre dimostrato che l’ossitocina viene rilasciata anche nel cane, motivo per cui un team di ricercatori ha voluto vederci chiaro sul ruolo di questo ormone nel nostro amico a quattro zampe, ipotizzando – sulla base di esperienze personali – che proprio l’ossitocina sia responsabile di quegli occhioni pieni di gioia.

Uno degli studiosi, Takefumi Kikusui dell’Università di Azabu, in Giappone, aveva infatti notato che uno dei suoi barboncini aveva letteralmente le lacrime agli occhi mentre allattava i suoi sei cuccioli e “questo mi ha fatto pensare che l’ossitocina potesse aumentare la secrezione lacrimale” ricorda il ricercatore. Quelle lacrime, spiega Kikusui, non cadono come spesso accade negli umani, ma rendono gli occhi del cane particolarmente commoventi.

Per capire quindi se i cani piangono di gioia quando rivedono il proprio padrone, gli studiosi utilizzato test standard per misurare il volume lacrimale dei cani prima e dopo il ricongiungimento con i loro proprietari. E hanno scoperto, come dettagliato in un articolo pubblicato su Current Biology, che il loro volume lacrimale è effettivamente aumentato quando i cani hanno rivisto il proprio padrone, ma non quando hanno incontrato una persona che non conoscevano.

Successivamente, per valutare se questo ormone sia in grado di stimolare la secrezione lacrimale, gli studiosi hanno aggiunto ossitocina agli occhi dei cani, osservando un aumento del volume delle lacrime, il che ha supportato l’ipotesi secondo cui il rilascio di ossitocina svolga un ruolo nella secrezione lacrimale dei cani.

In questo contesto, i ricercatori hanno dunque concluso che il rilascio di ossitocina nei cani in risposta ad emozioni positive, come quella derivata dal ricongiungimento con il proprio proprietario, possa mediare la secrezione lacrimale, proponendo di esaminare se tale meccanismo venga innescato anche da emozioni negative oppure in risposta ad altre situazioni, come ad esempio l’incontro con altri cani.

In attesa di approfondire questi temi in nuovi studi, i ricercatori suggeriscono che tali lacrime possano svolgere un ruolo nel suscitare comportamenti protettivi da parte dei loro proprietari. “È infatti possibile che i cani che mostrano queste lacrime durante l’interazione con il proprio padrone siano maggiormente curati dal padrone stesso – ha aggiunto Kikusui – . Sono partner degli umani e ora sappiamo che possono piangere in risposta alle emozioni positive

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