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Cambiamenti climatici

Gelo marziano in Siberia: registrata clamorosa temperatura di – 62,4° C a Tongulakh

La stazione meteorologica di Tongulakh, nella Siberia orientale, ha segnato una temperatura record di – 62,4° C, paragonabile alla media che si registra sul Pianeta Rosso.
A cura di Andrea Centini
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Credit: Ventusky
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A Tongulakh, nella Siberia orientale, domenica 15 gennaio 2023 la stazione meteorologica locale ha rilevato una temperatura estremamente bassa, pari a – 62,4° C. In questo periodo la regione russa è colpita da un'intensa ondata di freddo, che sta interessando anche diversi altri Paesi asiatici, come Mongolia, Iran e Afghanistan, tuttavia la temperatura registrata nella località rurale rappresenta un vero e proprio record. Non in senso assoluto, ma si tratta comunque di un valore molto significativo.

Oltre a essere la temperatura più bassa di sempre rilevata dalla stazione meteorologica del posto, infatti, si tratta della più gelida per tutta la Siberia dal 2002 a oggi, la più bassa per il mese di gennaio in Russia dal 1982 e, al momento, la più fredda del 2023 in generale. È un estremo verso il basso che fa riflettere anche alla luce dell'incredibile escursione termica registrata proprio in Siberia tra la stagione “calda” e l'inverno, di circa 100° C. Basti ricordare cosa accadde sabato 20 giugno 2021 nella città di Verchojansk, sita nei pressi del Circolo Polare Artico e conosciuta in tutto il mondo per essere una delle più gelide della Terra. Quel giorno la colonnina di mercurio balzò al valore record di 38° C, ben 18° C più elevato della media del periodo.

Proprio a Verchojansk fu registrata la temperatura estrema di – 67,6° C, a un passo dai – 67,7° C misurati il 6 febbraio 1933 a Oymyakon, nella Repubblica di Sakha, attualmente considerata la temperatura record più fredda rilevata in una località abitata. La più bassa in assoluto per la Terra, pari – 97.8 ° C, fu invece registrata nel 2013 nel cuore dell'Antartide, durante il lunghissimo e tetro inverno polare. Curiosamente, la temperatura – 62,4° C registrata in Siberia è pari alla media di Marte; sul Pianeta Rosso le temperature possono oscillare dai gradevoli 20° C agli oltre – 150° C nei luoghi più gelidi dei poli.

La temperatura di Tongulakh è un estremo esattamente come lo sono stati i circa 50° C registrati nel 2021 in Canada, due facce della stessa medaglia, in un contesto di cambiamento climatico catalizzato dalle emissioni di anidride carbonica (CO2), metano e altri gas a effetto serra derivati dalle attività antropiche. Gli scienziati sottolineano che oltre al significativo aumento delle temperature medie, il riscaldamento globale comporta anche un aumento nella frequenza e nell'intensità di fenomeni atmosferici estremi, che a loro volta possono determinare temperature estremamente rigide. Al momento, comunque, non sono stati diffusi dettagli sulle cause dei picchi di gelo in Siberia. La regione russa negli ultimi anni è balzata agli onori della cronaca soprattutto per le temperature anomale verso l'alto e i catastrofici incendi, che hanno contribuito all'immissione di enormi quantità di carbonio in atmosfera.

Il nuovo dato di Tongulakh è stato diffuso dalla società meteorologica della Repubblica Ceca Ventusky, nel cui sito è presente un'elegantissima e dinamica dashboard con l'intera cartina geografica del pianeta; basta scorrere con il mouse sulla località che interessa per veder comparire la temperatura in tempo reale. È possibile anche cambiare la data e l'orario, verificare il flusso dei venti e capire intuitivamente dove fa più caldo o più freddo grazie ai colori. È uno strumento utile che chiunque può utilizzare per avere un quadro della situazione globale.

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