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Cos’è la prostata infiammata citata nel film Buen Camino con Checco Zalone: i sintomi della prostatite

Ad accompagnare il nuovo film di Checco Zalone attualmente nelle sale, Buen Camino, c’è la canzone “Prostata Enflamada”, chiaramente riferita all’infiammazione della prostata o prostatite. Cos’è questa condizione, quali sono i sintomi e le cause, chi colpisce e come si cura.
A cura di Andrea Centini
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Una scena del film Buen Camino con Checco Zalone
Una scena del film Buen Camino con Checco Zalone

Un elemento che ricorre nei film di Checco Zalone è la presenza di una canzone ironica e irriverente, una tradizione proseguita anche nell'ultima pellicola “Buen Camino” arrivata al cinema il 25 dicembre (facendo segnare incassi record). Nel caso specifico, si tratta del brano Prostata Enflamada, ovvero prostata infiammata in spagnolo maccheronico, che era già stato anticipato sulle reti Mediaset alcuni giorni prima del lancio del film. Nel testo si fa riferimento – ovviamente in chiave comica – alle conseguenze della prostatite con cui devono combattere molti uomini di mezza età, dalle numerose visite al bagno ai dolori, fino all'immancabile visita urologica (spesso al centro di battute per via delle modalità del controllo, che è invece molto importante). In realtà questa condizione può colpire i maschi di tutte le fasce d'età.

Come spiegato dall'Istituto Superiore di Sanità (ISS), l'infiammazione alla prostata o prostatite è l'infiammazione dei tessuti della ghiandola che fa parte dell'apparato genitale maschile, deputata alla produzione e all'immagazzinamento del liquido prostatico. Questo liquido – conosciuto anche come liquido di Cowper – è considerato una componente dello sperma e in genere viene rilasciato prima dell'eiaculazione vera e propria, dato che serve a lubrificare e neutralizzare l'acidità dell'uretra per permettere il passaggio “sicuro” degli spermatozoi. L'ISS indica che circa la metà degli uomini soffre almeno una volta nella vita di infiammazione alla prostata, una ghiandola sita a pochi centimetri dal retto e per questo può essere palpata attraverso l'esame rettale. Può colpire a ogni età ma è maggiormente diagnosticata tra i 30 e i 50 anni.

Lo studio “How common is prostatitis? A national survey of physician visits” condotto da scienziati del Massachusetts General Hospital di Boston rileva un'incidenza della prostatite fino al 12 percento dei pazienti che si recano in ospedale con sintomi urogenitali. Fra essi figurano febbre, dolore o bruciore mentre si urina, brividi e altri. È importante sottolineare che l'infiammazione alla prostata non va confusa con l'ipertrofia prostatica benigna – un anomalo ingrossamento della ghiandola, come quello diagnosticato a Re Carlo III d'Inghilterra – e con i tumori della prostata, perché ha processi scatenanti completamente diversi.

La Mayo Clinic, una delle principali organizzazioni sanitarie degli Stati Uniti, indica che esistono quattro tipologie diverse di prostatite: prostatite batterica acuta causata da batteri, spesso caratterizzata da sintomi “improvvisi e gravi”; prostatite batterica cronica, anch'essa di origine batterica ma duratura e con sintomi generalmente più lievi della prima; prostatite cronica, legata a dolore pelvico e del tratto urinario ma in assenza di infezione; e prostatite infiammatoria asintomatica, dove i tessuti della prostata risultano infiammati ma non sono presenti sintomi (si rilevano ad esempio globuli bianchi nelle urine).

Quali sono i sintomi dell'infiammazione alla prostata o prostatite

I sintomi dell'infiammazione alla prostata, spiega l'ISS, variano a seconda del tipo di infiammazione “ma tipicamente sono rappresentati da un certo grado di irritazione urinaria, dolori al basso ventre, problemi della sfera sessuale, possibile calo della fertilità.” Tra quelli della prostatite di origine batterica si segnalano dolori nella zona genitale e nella parte bassa della schiena, dolore e bruciore mentre si urina, difficoltà e irregolarità a urinare, urgenza di urinare (soprattutto di notte) e vari sintomi simili a quelli di un'influenza come febbre, brividi, mialgia (dolori muscolari), dolori alle articolazioni e altri. Si distingue per la presenza di batteri nei campioni biologici: possibile anche la presenza di sangue nelle urine. La Mayo Clinic indica tra i sintomi anche dolore al perineo e urina torbida. Nella prostatite non batterica non si rilevano i batteri e sintomi sono simili (tranne per l'assenza di febbre): comparsa, scomparsa e ricomparsa possono essere improvvise.

Le cause dell'infiammazione alla prostata

Per quanto concerne la forma batterica della prostatite, spesso sono coinvolti batteri fecali presenti nell'intestino – come Escherichia coli – che riescono a passare dall'uretra e arrivare alla prostata. Sono coinvolti anche batteri legati alle malattie sessualmente trasmissibili, come quelli del genere Clamidia e Ureaplasma. Scarsa igiene, sistema immunitario debilitato (per stress e altre condizioni), sedentarietà, dipendenze e comportamenti insalubri possono catalizzare il rischio di infiammazione della prostata. La forma cronica della prostatite è legata a una precedente infezione in cui non si riesce a debellare completamente gli agenti patogeni, che continuano ad esempio a popolare a bassa densità l'apparato urogenitale in aree non raggiunte dagli antibiotici. Quella asintomatica non ha invece una eziologia chiara, ovvero non è nota la causa scatenante. Anche danni nella regione pelvica (legati a traumi o interventi chirurgici) possono favorire l'insorgenza della condizione. Tra le complicazioni della prostati figurano depressione, disfunzione erettile e alterazione della fertilità alla luce dell'impatto sul liquido seminale.

Diagnosi e cura della prostatite

Tra i controlli legati alla diagnosi di infiammazione alla prostata vi è innanzitutto la visita urologica con esplorazione rettale digitale (ERD), che viene ricordata anche nel testo della canzone Prostata Enflamada di Checco Zalone (“E quell'urologo rideva, Mentre se sfilava el guanto”). La palpazione è fondamentale per determinare dimensioni e struttura della ghiandola (grande più o meno come una noce) oltre che il dolore. A questo controllo si possono aggiungere esami delle urine, urinocoltura, esami del sangue, esame urodinamico, ecografia e altri controlli. La terapia di base per quella batterica è legata alla somministrazione di antibiotici, oltre ad antidolorifici, beta-bloccanti e altri farmaci nel caso di sintomi particolarmente debilitanti. La prostatite non batterica ovviamente non si combatte con antibiotici ma solo con altri farmaci, mentre quella asintomatica non prevede trattamenti specifici.

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