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Cos’è il vaiolo dell’Alaska, quali sono i sintomi e come si trasmette: morto il primo uomo

Il Dipartimento della Salute dell’Alaska ha confermato che a gennaio 2024 si è verificato il primo caso mortale di vaiolo dell’Alaska, una malattia infettiva causata dall’Alaskapox virus scoperto solo nel 2015. Ecco cosa sappiamo su sintomi, trasmissione e cura dell’infezione.
A cura di Andrea Centini
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Identificato per la prima volta in una donna nel 2015, il vaiolo dell'Alaska è una malattia infettiva provocata da un virus – Alaskapox virus – appartenente al genere Orthopoxvirus della famiglia Poxviridae. È lo stesso di cui fanno parte il virus Variola responsabile del terribile vaiolo – l'unica malattia umana ad essere stata eradicata – e il virus del vaiolo delle scimmie (Monkeypox o mpox, com'è stato rinominato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità), recentemente protagonista di un'epidemia che ha coinvolto molteplici Paesi in tutto il mondo, Italia compresa con un migliaio di casi. Tutte queste infezioni sono legate da sintomi di base simile, con la comparsa di lesioni cutanee (pustole) e linfonodi gonfi, oltre a manifestazioni simil influenzali come brividi, febbre, affaticamento e altri ancora.

Ad oggi, in base a quanto riportato dal Dipartimento della Salute dell'Alaska, il vaiolo dell'Alaska è stato riscontrato in sole sette persone, sei delle quali nel distretto nel Fairbanks North Star Borough (compresa la donna di cui sopra) e una nel Kenai Peninsula Borough. Quest'ultima è l'unica ad essere deceduta a causa delle complicazioni dell'infezione. Si trattava di un uomo anziano che viveva solo in un'area boschiva, immunocompromesso a causa di un cancro contro il quale ha combattuto a lungo. Secondo le autorità sanitarie dello Stato americano sarebbe stata proprio la sua condizione di fragilità a esporlo all'evoluzione letale del vaiolo dell'Alaska. Le altre sei infezioni hanno infatti dato sintomi lievi e si sono risolte rapidamente. Ecco tutto ciò che sappiamo su questa malattia.

Cos'è il vaiolo dell'Alaska

Il vaiolo dell'Alaska è una malattia infettiva provocata dal virus del vaiolo dell'Alaska (Alaskapox virus) che circola in piccoli mammiferi. Il nome è legato al fatto che la malattia è stata scoperta nel freddo Stato degli Stati Uniti settentrionali; ad oggi tutti e sette i casi diagnosticati sono localizzati in Alaska. Gli esperti, tuttavia, ritengono che molte più persone sarebbero state infettate, con i casi rimasti sotto traccia, subclinici o lievemente clinici, quindi non diagnosticati. Non a caso diversi di coloro che si sono recati al pronto soccorso con sintomi e segni (lesioni cutanee) ritenevano di essere stati morsi / punti da un ragno o da un insetto. Si ritiene che il virus circoli in Alaska da centinaia se non migliaia di anni.

Quali sono i sintomi e i segni del vaiolo dell'Alaska

I sintomi di base del vaiolo dell'Alaska sono simili a quelli del vaiolo delle scimmie e altre malattie simili: presenza di una o più lesioni cutanee, linfonodi ingrossati, dolori articolari, dolori muscolari e febbre, come specificato dal Dipartimento della Salute dell'Alaska. Le lesioni, pustolari e circondate da pelle più o meno arrossata, possono superare il centimetro di diametro dopo cinque giorni dall'emersione dei sintomi, come indicato dalle autorità sanitarie. Nel vaiolo delle scimmie le pustole evolvono fino a formare una crosta e poi cadono, lasciando una cicatrice. Nei soggetti fragili e immunocompromessi la patologia può evolvere nella forma grave ed essere mortale.

Come si trasmette il vaiolo dell'Alaska

Il virus dell'Alaskapox, secondo gli esperti, circola regolarmente in piccoli mammiferi presenti sul territorio dell'Alaska. Un monitoraggio condotto nel 2020 e nel 2021 ha rilevato due serbatoi principali: l'arvicola settentrionale dal dorso rosso (Clethrionomys rutilus) e il toporagno, del quale la specie più diffusa nello Stato statunitense è il piccolo toporagno dell'Alaska (Sorex yukonicus). Poiché l'uomo deceduto viveva nella Penisola del Kenai, nell'Alaska meridionale, i funzionari ritengono che gli animali infetti possano essere tranquillamente presenti anche in Canada.

I metodi di trasmissione non sono ancora chiari ma vengono ritenuti affini a quelli di altre forme di vaiolo, come il contatto diretto con gli animali infetti o con i loro fluidi corporei. Non solo i piccoli mammiferi selvatici come arvicole e toporagni, ma anche potenzialmente quelli domestici. Come affermato alla CNN dal dottor Joe McLaughlin, epidemiologo a capo della Sezione di Epidemiologia dell'Alaska presso il Dipartimento della Salute dello Stato, l'uomo deceduto si prendeva cura di un gatto randagio che andava a caccia di piccoli mammiferi. Spesso il gatto entrava dentro casa e lo graffiava; si ritiene che l'infezione sia stata dunque trasferita dal felino all'uomo.

Benché non sia stata ancora riscontrata la trasmissione tra uomo e uomo, si ritiene che anche il virus Alaskapox possa essere contagioso come quello del vaiolo delle scimmie. Quindi attraverso il contatto stretto con una persona, esposizione alle goccioline respiratorie (droplet e aerosolo) dopo un faccia a faccia prolungato e contatto con i fluidi corporei infetti, in particolar modo il materiale secreto dalle pustole. Per questo motivo i medici statunitensi raccomandano ai pazienti di coprire le lesioni cutanee e di non condividere biancheria, lenzuola e vestiti con altre persone.

Come si cura il vaiolo dell'Alaska

Il dottor McLaughlin ha spiegato che l'infezione può essere trattata con antivirali e farmaci immunoglobulinici.

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