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Cosa sappiamo sul nuovo sottomarino da attacco nucleare della Corea del Nord

In una pomposa cerimonia tenutasi il 6 settembre il leader della Nord Corea ha presentato un nuovo sottomarino tattico da attacco nucleare, chiamato Hero Kim Kun Ok. Ecco cosa sappiamo su questo natante.
A cura di Andrea Centini
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A sinistra il leader nordcoreano Kim Jong-un, a destra un sottomarino
A sinistra il leader nordcoreano Kim Jong-un, a destra un sottomarino

Mercoledì 6 settembre la Corea del Nord ha varato un nuovo “sottomarino tattico da attacco nucleare”, alla cui cerimonia di presentazione ha partecipato anche il leader Kim Jong-un. Ad annunciarlo è la testata in lingua inglese KCNews, che ha diffuso diverse immagini del natante adornato con la bandiera del Paese asiatico. L'evento è stato confermato anche dalle immagini catturate dai satelliti occidentali. Come annunciato dallo stesso Kim Jong-un durante il suo intervento, il sottomarino – chiamato Hero Kim Kun Ok in onore di un ufficiale della marina degli anni '40 – è stato progettato per “attacchi sia preventivi che di ritorsione”, con l'obiettivo di contrastare quelle che ha definito “flotte d'invasione statunitensi e sudcoreane”. In parole semplici, si tratta di un'arma di deterrenza nucleare, potenzialmente in grado di trasportare missili balistici lanciati da sottomarini (gli SLBM) e missili di dimensioni più contenute.

Sul numero di armi impiegabili dal sottomarino Hero Kim Kun Ok non vi è certezza. Secondo il portale specializzato navyrecognition.com il natante sarebbe in grado di trasportare un totale di dieci missili, dei quali quattro Pukguksong-3 (missili balistici di medie dimensioni, lunghi una decina di metri) e sei missili da crociera più piccoli. Lo si deduce dalle dimensioni dei portelli lanciamissili, che secondo gli esperti sono stati realizzati sacrificando lo spazio per l'equipaggio. Ma sull'effettiva capacità di lanciare queste armi di distruzione di massa ci sono non pochi dubbi da parte degli esperti occidentali. Un lancio di prova con una testata inerte potrebbe dimostrare nei prossimi giorni le effettive capacità dell'Hero Kim Kun Ok, sul cui scafo campeggia il numero 841. Ciò che è certo è che i missili a combustibile solido Pukguksong-3 hanno una gittata di circa 2.000 chilometri e possono rappresentare una significativa minaccia per la Corea del Sud, così come per gli alleati Stati Uniti e Giappone. Se armati con testate nucleari e trasportati da un mezzo silenzioso e imprevedibile come un sottomarino, del resto, si trasformano in un pericoloso strumento militare con elevata capacità di deterrenza.

L'Hero Kim Kun Ok è stato costruito dalla “Pongdae Submarine Factory”, conosciuta anche come cantiere navale Sinpho, affacciato sulla costa orientale della Nord Corea. Il sito era stato visitato da Kim Jong-un nel 2019 e già al tempo era stato mostrato un sottomarino: secondo gli analisti si tratta dello stesso natante della cerimonia del 6 settembre, a sua volta un aggiornamento di un vecchio sottomarino sovietico degli anni '50 di Classe Romeo, pesantemente riconvertito. Ora sarebbe stato ulteriormente modernizzato per la guerra nucleare. Benché si parli di sottomarino tattico da attacco nucleare, il riferimento è solo alle potenziali capacità balistiche. La sua propulsione è infatti ibrida di tipo diesel-elettrica. Kim Jong-un vorrebbe dotare la sua flotta di sottomarini a propulsione nucleare e secondo gli analisti farà un'esplicita richiesta in tal senso al presidente russo Vladimir Putin al vertice di Vladivostok, che dovrebbe tenersi nei prossimi giorni. Sul tavolo potrebbe esserci lo scambio di armamenti: pezzi di artiglieria e proiettili di vario tipo per l'esercito di Mosca impegnato nel conflitto in Ucraina in cambio di preziosa tecnologia. Ma al momento si tratta solo di speculazioni.

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