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Guerra in Ucraina

Come funzionano i missili antiaerei “Stinger” consegnati dagli americani all’Ucraina

Gli Stati Uniti hanno consegnato un primo pacchetto di aiuti militari all’Ucraina, tra i quali figurano anche i missili terra aria Stinger. Ecco come funzionano.
A cura di Andrea Centini
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Venerdì scorso gli Stati Uniti hanno annunciato un pacchetto di aiuti “letali e non letali” all'Ucraina da 350 milioni di dollari, per potersi difendere dall'attacco della Russia. Tra le armi che forniranno supporto a Kiev figurano anche i sistemi lanciamissili terra-aria Stinger (FIM-92 Stinger), dei quali oltre 200 sarebbero stati già consegnati questo lunedì, come affermato nel live della CBSNews che cita due funzionari del Congresso statunitense. Queste armi, la cui prima versione fu prodotta in serie alla fine degli anni '70, sono balzate agli onori della cronaca internazionale poiché impiegate in diversi teatri bellici. Particolarmente importante fu il ruolo giocato in Afghanistan nella guerra tra i Mujaheddin e le forze dell'ex Unione Sovietica; la CIA consegnò diverse centinaia di Stinger ai combattenti afghani, grazie ai quali riuscirono ad abbattere o danneggiare numerosissimi velivoli cambiando le sorti dello scontro (i sovietici si ritirarono nel 1989). Ma come funzionano esattamente questi missili Stinger?

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Tecnicamente i lanciamissili FIM-92 Stinger sono armi classificate come “MANPADS” (Man-portable air-defense systems), cioè dispositivi portatili antiaerei che possono essere trasportati a spalla da uno o due soldati. È possibile utilizzarli anche da veicoli terrestri ed elicotteri, dettaglio che ne aumenta la versatilità. Sono armi a corto raggio, dato che intercettano bersagli che volano relativamente a bassa quota (sotto i 4 chilometri) e “agganciano” fino a 4.800 chilometri. Una volta sparato dal tubo di lancio, il missile si accende a una distanza di sicurezza dall'operatore e raggiunge una velocità massima di Mach 2,54, che corrisponde a ben 750 metri al secondo.

I FIM-92 Stinger sono equivalenti al sistema lanciamissili 9K38 Igla (o SA-16 “Gimlet”) di costruzione sovietica, già impiegato con successo dall'esercito ucraino contro aerei ed elicotteri russi. Come si può vedere nel video sottostante, un Igla abbatte un elicottero d'assalto russo mentre è in volo sul fiume Dnepr.

Gli Stinger e gli Igla sono entrambi dispositivi a guida infrarossa (IR), cioè a ricerca di calore. In parole semplici, i sensori del sistema di guida dei missili sfruttano le emissioni elettromagnetiche di elicotteri e aerei per inseguirli, raggiungerli e colpirli. La detonazione della testata sugli Stinger avviene dopo alcuni secondi. I missili sono lunghi poco più di 1,52 metri e hanno un diametro di appena 7 centimetri. Pesano circa 10 chilogrammi, ma tutto il sistema – compreso il tubo di lancio e il mirino – supera i 15 chilogrammi.

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Naturalmente aerei ed elicotteri hanno delle contromisure per evitare di essere agganciati e abbattuti da questi “segugi esplosivi”, i cosiddetti flare, salve infuocate sparate in sequenza per ingannare i sensori dei missili. In alcuni video pubblicati dall'esercito ucraino si vedono i velivoli russi lanciare flare a ripetizione per non essere colpiti. Esistono molteplici versioni degli Stinger e le più recenti sono più “brave” a non farsi ingannare dalle contromisure.

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