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Come evitare di essere colpiti da un fulmine: cosa fare durante una tempesta per proteggersi

Essere uccisi da un fulmine è un evento improbabile, ma non impossibile. Per questo è utile conoscere alcune semplici “regole” per evitare di essere colpiti.
A cura di Andrea Centini
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Un fulmine è una potente scarica elettrica, generalmente scatenata da una nuvola verso il suolo. Il fenomeno è accompagnato dall'emissione di luce (il lampo) e da un fragoroso boato (il tuono), indotto dall'espansione dell'aria che produce l'onda d'urto. Il fulmine origina a causa di una netta differenza di potenziale elettrico tra la nuvola (carica di energia statica) e il suolo o l'oggetto che si frappone fra esso. In parole semplici, le particelle cariche negativamente sulla nuvola sono attratte da quelle positive a terra; la differenza di potenziale innesca la scarica elettrica con lo stesso principio delle piastre di un condensatore. La potenza di un fulmine può essere compresa tra i 300 milioni e 1 miliardo di Volt, con un'energia media di circa 5 milioni di Joule. Le probabilità di essere colpiti sono molto basse (negli USA circa 1 su 700mila, secondo il National Geographic), ma non è impossibile. Non a caso circa mille persone ogni anno vengono colpite. Recentemente è stato ucciso da un fulmine il 33enneWilliam Friend, marito dell'attrice Bevin Prince. Spesso si tratta di eventi mortali perché la potente scarica elettrica, oltre a produrre gravi ustioni, può indurre arresto cardiaco e danni cerebrali nelle vittime. Fortunatamente è possibile attuare alcuni accorgimenti per proteggersi da questi violenti fenomeni atmosferici, in base anche al luogo in cui ci si trova: macchina, casa, mare o in generale all'aperto senza possibilità di ripararsi. Ecco cosa c'è da sapere.

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Come evitare di essere colpiti da un fulmine riparandosi in macchina

Quando c'è una tempesta in corso uno dei posti migliori dove proteggersi dai fulmini è dentro la propria auto. Il veicolo, infatti, benché sia metallico e un ottimo bersaglio per un fulmine, funziona come una perfetta gabbia di Faraday: in parole semplici, isola chi è all'interno dall'eventuale scarica elettrica, facendola disperdere lungo il telaio e dunque proteggendo gli occupanti.

Come proteggersi dai fulmini quando si è all'aperto o al mare

Nel caso in cui veniste sorpresi all'aperto da una tempesta e non aveste alcun rifugio a portata è saggio stare lontani da oggetti alti come alberi, pali e simili; nel caso venissero colpiti potreste essere investiti anche voi dalla scarica elettrica, o da eventuali detriti. In un prato all'aperto la soluzione migliore resta quella di nascondersi in eventuali fossi e cunette (facendo attenzione a eventuali alluvioni). In totale assenza di ripari il modo migliore per proteggersi è mettersi sulle ginocchia, cercando di rannicchiarsi il più possibile. Va assolutamente evitata anche l'acqua, che com'è noto è un ottimo conduttore. Se state facendo un bagno al mare o in una piscina all'aperto e sentite dei tuoni in lontananza, uscite immediatamente e cercate un riparo in macchina o in un edificio. Se siete in barca sarete più o meno protetti in base al materiale del natante. Come spiegato da nvequipment.com, il legno non è un conduttore, ma lo diventa naturalmente al contatto con l'acqua. Le resine plastiche e i derivati della resina (come il poliestere) non sono conduttori, ma non offrono alcuna protezione. Nelle barche a vela gli alberi sono il bersaglio privilegiato dai fulmini. Ci si può proteggere restando nella cabina e scollegando le apparecchiature elettroniche, come suggerito dall'agenzia governativa statunitense NOAA.

Cosa fare se si è in casa durante una tempesta di fulmini

Nel caso ci si trovaste a casa durante una tempesta di fulmini la cosa miglior che si può fare è restarci e avvisare della situazione eventuali ospiti in arrivo. Gli edifici chiusi sono i posti migliori per proteggersi dalle scariche elettriche potenzialmente mortali.

Come capire se sta arrivando una tempesta di fulmini

I fulmini sono fenomeni atmosferici che possono essere previsti ed è dunque possibile evitare di essere colti di sorpresa da una pericolosa tempesta. Come spiegato dall'organizzazione michiganlightning ci sono sette segnali cui prestare attenzione. Il primo sono le nuvole bianche, alte e luminose, i grandi cumulonembi: se appaiono durante una tempesta o col cielo grigio, possono suggerire l'arrivo dei fulmini. Il secondo è ascoltare il suono dei tuoni; contare i secondi che passano tra l'apparizione del lampo di luce e il rumore del tuono è utile per capire se i fulmini sono in arrivo. Se il tempo si riduce tra un evento e l'altro, vuol dire che i fulmini si stanno avvicinando alla vostra posizione. Il terzo è ascoltare il proprio corpo: se i peli e i capelli si rizzano e si prova una sensazione di formicolio, è possibile che ci si trovi nel flusso di energia statica che precede l'impatto di un fulmine. In questo caso potremmo avere solo pochissimi secondi per cercare un riparo. Il quarto è sentire un sapore metallico in bocca; anche in questo caso potrebbe essere legato alla stimolazione elettrica di un fulmine imminente. Correre immediatamente in un riparo chiuso. Il quinto segnale è il caratteristico odore dell'ozono che si sente dopo una tempesta. Se lo si sente durante una tempesta, può essere anch'esso segnale di fulmini in arrivo. Il sesto segnale sono vertigini e sudore, una potenziale reazione dell'organismo alla carica elettrica che interferisce col sistema nervoso. L'ultimo segnale possono essere crepitii, ronzii e vibrazioni da oggetti metallici nelle vicinanze. Allontanarsi immediatamente da essi. Se aumentano di intensità il fulmine è in arrivo.

Perché i fulmini colpiscono le persone

Come indicato, la scarica elettrica si genera per la differenza di potenziale tra la nuvola e gli oggetti a terra o il suolo. Il corpo umano è conduttore e dunque può “attirare” il fulmine. Il fenomeno atmosferico tende naturalmente a cercare il percorso più breve possibile per scaricarsi a terra e annullare la differenza di potenziale; ne consegue che l'oggetto più alto – ancor più se appuntito – diventa il bersaglio privilegiato. È proprio a causa di ciò che sono stati progettati i parafulmini – oggetti appuntiti normalmente posti sulle sommità edifici – ed è il motivo per cui i fulmini colpiscono spesso gli alberi. Ora immaginate di trovarvi in un prato all'aperto durante un temporale: qual è l'oggetto più alto al suolo? Voi stessi. E con un ombrello in mano sareste un bersaglio ancor più “privilegiato”.

Come calcolare la distanza di un fulmine

Conoscere la distanza dei fulmini può essere utile per valutare la posizione di un rifugio e sapere quanto si è al sicuro. Normalmente vediamo sempre prima il lampo e poi sentiamo il tuono, questo perché la luce viaggia molto più velocemente del suono. Per determinare approssimativamente la distanza (in chilometri) di un fulmine è sufficiente contare quanto tempo (in secondi) intercorre tra il lampo e il tuono e dividere per tre. Il suono impiega infatti tre secondi per coprire un chilometro. Per fare un esempio, se tra lampo e tuono trascorrono sei secondi, il fulmine è caduto a circa due chilometri di distanza da voi.

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