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Cancro al colon retto, semplice esame del sangue lo rileva con precisione dell’83%: può salvare vite

L’esame del sangue Guardant’s Shield ha una precisione dell’83% nel rilevare il cancro al colon retto, tra le neoplasie più diffuse e mortali. Secondo gli esperti la diagnosi precoce potrebbe prevenire il 90% dei decessi per questo tumore (20.000 all’anno in Italia). Il test, sensibile come un esame delle feci, potrebbe aiutare a salvare molte vite: ecco quanto costa e dove è disponibile al momento.
A cura di Andrea Centini
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Un semplice esame del sangue ha una precisione dell'83 percento nel rilevare il cancro al colon-retto, uno dei tumori più diffusi e letali e letali. Questa neoplasia è infatti annoverata nell'elenco dei cinque “Big Killer”, che ogni anno, secondo i dati indicati dall'Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (AIRC), uccide nel nostro Paese circa 20.000 persone. Si tratta del secondo tumore più diagnosticato nelle donne e del terzo negli uomini. Il nuovo test del sangue, chiamato Guardant's Shield, ha una sensibilità affine a quella degli esami sulle feci, tuttavia risulta meno preciso della colonscopia, considerato il “gold standard” nella diagnostica per questo tipo di cancro, la cui incidenza continua a crescere anche nei giovani e adulti sotto i 50 anni di età. La sua disponibilità è stata comunque accolta con molto favore dagli scienziati, dato che si tratta di una valida alternativa all'esame delle feci e può spingere più persone a sottoporsi a uno screening. In altri termini, può salvare molte vite.

A determinare l'efficacia del test del sangue che va “a caccia” del cancro al colon-retto è stato un team di ricerca statunitense guidato da scienziati del Fred Hutchinson Cancer Center e della Divisione di Gastroenterologia della Scuola di Medicina dell'Università di Washington, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi di numerosi istituti. Fra essi il Cancer Center del Massachusetts General Hospital; la Scuola di Medicina dell'Università di Harvard; le Divisioni di Oncologia, Gastroenterologia ed Epatologia della Mayo Clinic e molti altri. È stata coinvolta nello studio anche Guardant Health, la società di Palo Alto (California) che ha messo a punto il test.

I ricercatori, coordinati dal professor William M. Grady, gastroenterologo presso l'ateneo di Seattle, sono giunti alle loro conclusioni dopo aver analizzato statisticamente i dati dello studio ECLIPSE, nel quale sono state coinvolte circa 10.000 persone tra i 45 e gli 84 anni. In parole semplici, sono andati a verificare quanto fosse preciso l'esame del sangue nell'individuare il cancro al colon retto negli individui in cui era stato già diagnosticato con la colonscopia. Il test Guardant's Shield va alla ricerca del DNA tumorale circolante (o ctDNA) del cancro al colon-retto, ovvero frammenti di DNA provenienti dalle cellule del tumore intestinale. Sono come una firma biologica della malattia rintracciabile nel flusso sanguigno, dove arriva a seguito di processi cellulari come l'apoptosi.

Incrociando tutti i dati, come specificato, il nuovo esame del sangue ha dimostrato una precisione (sensibilità) dell'83,1 percento; in altri termini, ha rilevato correttamente la presenza del cancro al colon-retto (anche allo stadio iniziale) in oltre 4/5 delle persone che avevano ricevuto la diagnosi attraverso la colonscopia. Ciò significa che il restante 16,9 percento, pur essendo composto da persone malate, ha ricevuto un test negativo. La precisione, come già specificato, è la medesima dell'esame delle feci. Nonostante la significativa capacità di identificare i tumori, il test non è risultato altrettanto bravo nell'individuare le lesioni precancerose avanzate (polipi) che possono diventare tumori (sensibilità al 13 percento). Il test ha inoltre determinato alcuni falsi positivi, identificando il cancro al colon-retto nel 10 percento delle persone che non avevano alcuna diagnosi di cancro al colorettale. Questo è un dato significativo poiché il test potrebbe essere in grado di rilevare altre forme di cancro oltre a quello intestinale, pertanto i risultati dovranno essere ulteriormente approfonditi dagli esperti.

Molti specialisti approvano la disponibilità di un test di questo genere poiché spingerà molte più persone a sottoporsi a un controllo, soprattutto quelle restie verso gli screening tradizionali (ribadiamo che la colonscopia è lo standard diagnostico). “Il cancro del colon-retto è comune e facilmente prevenibile con lo screening, ma solo circa il 50-60% delle persone idonee allo screening effettivamente effettuano questi test”, ha dichiarato in un comunicato stampa il professor Grady. “Fare in modo che le persone si sottopongano a screening per il cancro funziona meglio quando offriamo loro opzioni di screening e poi lasciamo che scelgano ciò che ritengono meglio per loro”, ha chiosato l'esperto. Come riportato dal Time, il Guardant's Shield è già disponibile negli Stati Uniti a un costo di 895 dollari (cui va sommata la coloscopia di follow-up), ma non è ancora stato approvato dalla Food And Drug Administration (FDA), l'agenzia federale che regola farmaci, dispositivi medici e terapie sperimentali. Il via libera dovrebbe arrivare entro l'anno corrente, secondo l'azienda. A quel punto il test potrebbe essere sottoposto anche all'Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) e a stretto giro all'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA).

Gli autori dello studio sottolineano che la diagnosi precoce potrebbe prevenire “oltre il 90% dei decessi correlati al cancro del colon-retto”, tuttavia “più di un terzo della popolazione idonea allo screening non è in regola con lo screening, nonostante i numerosi test disponibili”. Alla luce di questi dati sconfortanti, un test del sangue efficace e meglio accettato di altri esami potrebbe avere un impatto significativo nell'abbattere la mortalità di questa letale e diffusa neoplasia. I dettagli dello studio “A Cell-free DNA Blood-Based Test for Colorectal Cancer Screening” sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista scientifica The New England Journal of Medicine.

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