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Balena senza coda avvistata in California: forse l’ha persa a causa di una rete da pesca

Una balena grigia senza pinna caudale è stata avvistata innanzi alla costa di Newport Beach. Il cetaceo, soprannominato Miracle Whale, è impegnato nella lunghissima migrazione annuale. Una “rete fantasma” la possibile causa della menomazione.
A cura di Andrea Centini
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Credit: Newport Coastal Adventure
Credit: Newport Coastal Adventure

Una balena senza coda, o meglio, pinna caudale, è stata avvistata mentre nuotava al largo di Newport Beach, in California. Si tratta di una balena grigia (Eschrichtius robustus), un grande cetaceo – lunghezza massima 15 metri – che oggi vive solo lungo le coste dell'Oceano Pacifico. La balena era impegnata nell'emozionante migrazione che questi animali compiono annualmente tra l'Alaska e il Messico, per passare dai luoghi di foraggiamento a quelli di riproduzione. Nonostante la terrificante menomazione, il mammifero marino nuotava a 3 miglia orarie (quasi 5 chilometri orari); in genere durante la migrazione la velocità è di circa 4 miglia orarie per questa specie. Sebbene un po' sottopeso, inoltre, secondo gli scienziati che l'hanno osservata non era in condizioni di salute così precarie come altre balene avvistate con la medesima perdita. Insomma, il cetaceo sembra avere tutte le intenzioni di continuare a lottare per sopravvivere. Non a caso è stata soprannominato “Miracle Whale”.

Ad avvistare la balena grigia è stato l'equipaggio di un'imbarcazione della società di Newport Coastal Adventure, durante un'escursione mattutina di whale watching tenutasi a marzo. L'animale è stato filmato con un drone mentre nuotava placidamente nell'oceano. Durante l'osservazione ha anche compiuto qualche evoluzione subacquea, un comportamento dispendioso – dal punto di vista energetico – che evidenzia un certo adattamento alla ferita. Il moncone, dal quale si vedono spuntare anche le vertebre, sembra infatti ben rimarginato.

Credit: Newport Coastal Adventure
Credit: Newport Coastal Adventure

Come specificato alla CBSNews dalla dottoressa Jessica Roame, biologa marina presso Newport Whales, questo esemplare deve aver perso la sua coda anni fa, ma sembra comunque in grado di compiere la migrazione di oltre 19.000 chilometri – andata e ritorno – tra i due Stati affacciati sul Pacifico. La causa del trauma, probabilmente, è attrezzatura da pesca abbandonata in mare, una famigerata “rete fantasma” che ha intrappolato l'esemplare e ha provocato la necrosi della pinna caudale, fino a fargliela perdere.

Credit: Newport Coastal Adventure
Credit: Newport Coastal Adventure

Come specificato, non si tratta assolutamente della prima balena priva di coda nota ai biologi marini. Ad esempio ci sono due casi di balenottere comuni (Balaenoptera physalus) ben conosciuti anche nel Mediterraneo: le tristemente famose “Codamozza” e “Mezzacoda”. La prima è stata avvistata per circa 15 anni al largo delle coste italiane, in particolar modo nel Santuario dei Cetacei “Pelagos” innanzi al Mar Ligure, fino all'ultimo, drammatico incontro di giugno 2020 nel Golfo di Catania.

La balena, terribilmente sottopeso, stava evidentemente morendo, dopo aver combattuto per lunghissimi anni con la terribile menomazione. Lo stesso anno nel Mar Ligure l'Istituto Thetys filmò Mezzacoda, un'altra balenottera cui era rimasto solo un piccolo lembo della pinna caudale. Per questi due casi specifici si è ipotizzato l'impatto con una grande imbarcazione; le navi, del resto, rappresentano la prima causa di morte per le balenottere comuni che vivono nel Mare Nostrum.

Come spiegato dalla dottoressa Roame, la perdita della pinna caudale è un danno gravissimo per le balene, essendo una parte fondamentale del corpo. Oltre che per il “semplice” nuoto, la coda serve infatti per darsi la spinta propulsiva che permette di immergersi in profondità e per catturare efficacemente le prede. Non c'è da stupirsi che gli esemplari colpiti da una simile menomazione possano letteralmente morire di fame. Non sembra fortunatamente il caso di Miracle Whale, che seppur sottopeso sopravvive da anni, proprio come accaduto per Codamozza (cui mancava solo un lobo della pinna caudale).

Le balene grigie vivono solo nell'Oceano Pacifico, ma un tempo vi era una popolazione abbondante anche nell'Atlantico. Fu letteralmente sterminata durante l'epoca della baleneria. L'uomo, come sempre, rappresenta la principale minaccia per questi meravigliosi giganti del mare. Nel 2021 una balena grigia è stata avvistata in Italia per la prima volta, innanzi alle coste dell'isola di Ponza. È stato un evento assolutamente eccezionale, dato che dall'estinzione atlantica gli avvistamenti nel Mediterraneo si contano sulle dita di una mano.

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