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Incidente bus Flixbus a Zurigo: morto anche l’autista Roberto Tonoli, 61enne di Genova

Roberto Tonoli, l’autista genovese di 61 anni rimasto gravemente ferito nell’incidente a un bus Flixbus diretto a Dusseldorf avvenuto il 16 dicembre scorso vicino a Zurigo, in Svizzera, è morto lunedì. Nell’incidente erano rimaste ferite 43 persone e una passeggera residente a Mozzate (Como) era morta.
A cura di Susanna Picone
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Si aggrava il bilancio delle vittime dell’incidente avvenuto il 16 dicembre scorso in Svizzera, vicino Zurigo, dove un bus impiegato per conto di Flixbus ha sbandato finendo contro il muro. È morto Roberto Tonoli, l'autista genovese di sessantuno anni che nell’incidente era rimasto gravemente ferito. Il decesso dell’uomo risale a lunedì e a darne notizia è stata la stessa Flixbus con una nota. “I nostri pensieri – scrive Flixbus – sono rivolti alla famiglia e agli amici dell'autista”. Il pullman impiegato per conto di Flixbus era partito da Genova ed era diretto a Dusseldorf, in Germania. Poco dopo le quattro del mattino, quando il mezzo si trovava nei pressi di Zurigo in Svizzera, è avvenuto l’incidente stradale. Era in corso un’intensa nevicata. A quanto ricostruito, Roberto Tonoli aveva appena ceduto la guida al collega Mauro Federico, di cinquantasette anni, quando il bus ha sbandato finendo contro il muro che fa da barriera di protezione all'A3.

Due morti e oltre quaranta feriti – A bordo del pullman c'erano 51 persone, compresi i due autisti. Al momento dello schianto, secondo quanto fatto sapere dalla polizia elvetica, le condizioni meteo erano “proibitive”. Gran parte delle persone che viaggiavano sul bus Flixbus sono rimaste ferite mentre una passeggera residente a Mozzate (Como) è morta subito dopo per le gravi ferite riportate. La donna – Nicoletta Nardoni, madre di una bambina di nove anni – quel giorno compiva 38 anni e stava andando a trovare il padre e il fratello che vivono a Stoccarda. L’autista di Genova dopo il grave incidente era stato operato a una gamba ma nonostante i tentativi dei medici in Svizzera non si è mai ripreso. Come scrive Il Secolo XIX, Tonoli per quasi vent’anni aveva gestito una ditta in proprio, che poi era stato costretto a chiudere. Poi, dopo un’esperienza da trasportatore per la ditta di bonifiche EcoGe, era passato ai pullman a lunga percorrenza. Il sessantunenne era molto legato alla Chiesa evangelica di Pegli: “Stiamo aspettando di decidere luogo e data per un momento di raccoglimento in ricordo del nostro fratello”, fanno sapere dalla comunità.

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