Inchiesta email Clinton, Nyt accusa: “Fbi ha infranto prassi concordata”

Scegliendo di rendere pubblica l'indagine in corso sulle nuove email della candidata democratica Hillary Clinton il direttore dell'Fbi James Comey ha segnato una rottura della linea seguita finora, che gli ha consigliato di non rendere pubbliche la scorsa estate due inchieste, una sulla fondazione Clinton e un'altra sull'allora presidente della campagna di Donald Trump, nel quale si è imbattuta l'agenzia durante la campagna elettorale per le presidenziali Usa dell'8 novembre. È quanto scrive il Nyt citando fonti investigative. Quest'estate, ricorda il quotidiano americano, l'Fbi e il Dipartimento di Giustizia hanno fatto delle scelte in merito a due indagini che rischiavano di stravolgere la corsa alla Casa Bianca. La prima riguardava appunto Paul Manafort, capo della campagna di Donald Trump, e i suoi rapporti con alcuni politici in Ucraina, la seconda il legame di Hillary Clinton con i donatori della sua fondazione di famiglia. Su richiesta del Dipartimento, secondo varie fonti federali citate dal Nyt, l'Fbi scelse di non prendere iniziative che avrebbero potuto portare alla luce le due indagini prima del voto di novembre per scegliere il successore di Barack Obama.

Poi secondo Nyt l’Fbi ha infranto la prassi concordata – In questo contesto secondo il quotidiano la decisione assunta la scorsa settimana dal direttore dell'Fbi, che ha informato il Congresso della riapertura dell'indagine sulle email di Hillary Clinton, appare come una netta presa di distanza dalla politica fino a questo momento seguita dal Bureau. È la prima volta che trapela l'indagine dell'Fbi sulla fondazione Clinton. Non solo, secondo il New York Times la mossa di Comey ha provocato il coinvolgimento del Dipartimento di Giustizia e della stessa Fbi nella contesa elettorale. E cioè quanto si era tentato di evitare con la decisione presa ad agosto.