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In cella per quasi un mese per una foto su Facebook, ma era una scena di Romanzo Criminale

Scarcerati quattro ragazzi di Melito Porto Salvo arrestati nell’ambito dell’operazione “Cumps”. La foto incriminata non aveva nulla a che fare con i giovani arrestati con l’accusa di associazione mafiosa.
A cura di S. P.
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Una foto pubblicata su Facebook che ritraeva quattro persone armate (e col volto coperto da passamontagna) è stata considerata da polizia e magistrati di Reggio Calabria un indizio grave per arrestare e rinchiudere in carcere quattro giovani di Melito Porto Salvo. Tutti – si tratta di Paolo A., Alessio F., Francesco P. e Vincenzo T., arrestati nell’ambito dell’inchiesta denominata “Cumps” – sono stati fermati a novembre con l’accusa di associazione mafiosa. Quella foto, però, era solo una scena della fiction Romanzo Criminale, per cui nulla aveva a che fare con i quattro arrestati. Lo scatto era in rete già da diversi anni. A ricostruire la vicenda di questi quattro giovani, che sono rimasti in carcere per 26 giorni, è il Corriere della Sera. Secondo l’accusa i giovani utilizzavano Facebook e i social network per farsi conoscere e ascoltare.

La foto parte integrante dell'ordinanza di richiesta di arresto – La polizia navigando sui loro profili si è soffermata su quella foto immaginando che quella raffigurante 4 persone postata da uno degli arrestati corrispondesse ai volti degli indagati. I poliziotti avrebbero effettuato il riconoscimento della foto nonostante nello scatto le figure avessero il volto coperto e avevano scritto che il riconoscimento è avvenuto tenendo presente “i diversi caratteri antropometrici che li caratterizzavano”. La foto trovata su Facebook è parte integrante dell’ordinanza di richiesta di arresto. Nel provvedimento di scarcerazione il gip ha accolto la richiesta del pubblico ministero che, allegando una nota proveniente dalla Questura, ha evidenziato che “emergono seri dubbi sull’identificazione degli indagati e sulla stessa sussistenza del reato per cui sono stati arrestati”.

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