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Il referendum anti-Casta in Sardegna. Obiettivo: eliminare le province (e non solo)

Alle urne quasi un milione e mezzo di sardi per quello che è già stato definito il referendum contro la Casta. Obiettivo principale è la cancellazione delle Provincie più recenti, ma anche quelle storiche sono a rischio. Quorum fissato a 493.455 elettori (33% degli aventi diritto).
A cura di Biagio Chiariello
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Il referendum contro la Casta in Sardegna  Si punta ad eliminare le province

Non solo elezioni amministrative. In Sardegna oggi le urne sono aperte dalle 7 sino alle 22, per i 10 referendum anti-casta. Il popolo sardo è chiamato ad esprimersi per una consultazione promossa dal Movimento referendario sardo e dai vari sindaci e appoggiata dal presidente della Regione, Ugo Cappellacci. Tra i quesiti, spiccano i quattro abrogativi relativi alla cancellazione delle quattro province più recenti (in totale sono 8), Olbia-Tempio, Ogliastra, Carbonia-Iglesias e Medio Campidano. L'incognita è ovviamente relativa all'affluenza, dal momento che dovrà votare almeno il 33 per cento degli aventi diritti: il quorum è fissato a 493.455 elettori, (un milione e 480.366 sono gli elettori sardi).

Un referendum che giunge nel periodo forse più significativo della crisi della politica italiana. L'onda anti-casta non è mai stata così imponente come in questa fase, per cui è assai ipotizzabile che il quorum sia raggiunto. Come del resto è già capitato per il referendum consultivo per dire No al Nucleare, tenutosi un anno orsono sull'isola: in quell'occasione si recò alle urne il 97,34% degli elettori sardi.

referendum sardegna 2012

L'attenzione è principalmente per le Province. A rischiare infatti sono anche quelle storiche. Un referendum consultivo punta anche all'abolizione degli enti provinciali Cagliari, Sassari, Nuoro ed Oristano. Ci sono poi altri quesiti che mirano alla riduzione dei componenti del Consiglio regionale (una legge costituzionale che prevede un taglio da 80 a 60 è già stata votata dal Parlamento), al taglio delle loro indennità, all'abolizione del cda degli enti strumentali e agenzie della Regione e l'elezione diretta del presidente della Regione attraverso le primarie. Infine i sardi dovranno esprimersi sull'istituzione di un'assemblea costituente per riscrivere lo Statuto della Regione Autonoma.

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