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Grecia, il piano di Tsipras approvato dall’Eurogruppo. “Chiesti 53 miliardi all’ESM”

La proposta dovrà essere approvata dal Parlamento ellenico e poi discussa sabato a Bruxelles. Ammonta a 53,5 miliardi il prestito triennale che Tsipras chiede all’European Stability Mechanism per coprire le esigenze finanziarie fino al 2018. Lo dice Bloomberg.
A cura di Antonio Palma
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Ore 18.00 – La Grecia chiede all'Esm 53,5 miliardi – Secondo quanto scrive Bloomberg, che cita una bozza del documento messo a punto da Tsipras & c. nell'ambito del nuovo piano di salvataggio, ammonterebbe a 53,5 miliardi di euro il prestito triennale che la Grecia chiede all'European Stability Mechanism. Una somma che andrebbe a coprire le necessità economiche della Grecia fino al 2018, garantendo il rimborso di prestiti per 46 miliardi dovuti per la maggior parte a Fmi e Bce, in scadenza il 30 giugno 2018.

Ore 15.30 – Le proposte inviate da Atene la notte scorsa sono "esaurienti", lo ha dichiarato il presidente dell'Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem, interpellato dai giornalisti. Dijsselbloem ha spiegato però che ora il piano di riforme del Premier ellenico Tsipras dovrà essere valutato sulla base della fattibilità. "Insieme alla Commissione, alla Bce e al Fmi si faranno i calcoli e si vedrà se i conti tornano" ha spiegato Dijsselbloem. Intanto dopo le parole del nostro Premier Renzi, da Berlino precisano che il vertice europeo di domenica coi 28 paesi membri si farà comunque anche nel caso domani si dovesse arrivare a un accordo. Lo ha affermato il portavoce del governo tedesco, Steffen Seibert, spiegando che martedì scorso si è stabilito che sia giusto riunire gli altri, perché la questione riguarda anche paesi che non fanno parte dell'eurozona.

UPDATE: Renzi e Padoan ottimisti sull'accordo – "Speriamo di non rivederci anche domenica: questo vorrebbe dire che l'accordo potrebbe essere fatto direttamente nella giornata di sabato dai ministri dell'economia, senza bisogno di un ulteriore summit domenica dei capi di governo" lo ha dichiarato oggi Matteo Renzi in riferimento alla crisi in Grecia, aggiungendo: "Lavoriamo per questo accordo e pensiamo che sia possibile". Dello stesso tono anche le dichiarazioni del Ministro dell'economia Pier Carlo Padoan. "In queste ore si stanno facendo importanti passi avanti verso una soluzione per la Grecia" ha dichiarato infatti il Ministro, aggiungendo: "Serve una soluzione condivisa e orientata a una crescita sostenibile e duratura. L'Italia continua a lavorare per questa soluzione".

UPDATE: Tsipras in Parlamento: "Non ho mandato per Grexit". "Abbiamo un mandato per strappare un accordo migliore rispetto a quello dell'ultimatum dell'Eurogruppo, ma non abbiamo certo un mandato per portare la Grecia fuori dall'Eurozona", è questo il ragionamento del Premer greco Alexis Tispras davanti al Parlamento ellenico riunito per dare il via libera alla sua proposta di accordo con i creditori. "Dobbiamo confrontarci con decisioni cruciali" ha dichiarato Tsiupras rivolgendosi ai parlamentari ed esortandoli a votare subito e positivamente al proposta del suo goveno. "In tutto questo dobbiamo stare uniti" ha concluso Tsipras

Quando la giornata sembrava concludersi senza risultati, all'ultimo minuto ieri sera il governo greco ha trasmesso alle istituzioni dell'Ue l'atteso pacchetto di riforme economiche, passo fondamentale per avviare le trattative su un nuovo prestito. Secondo quanto rivelano i quotidiani ellenici, l'esecutivo guidato da Tsipras avrebbe preparato una manovra del valore complessivo di 12 miliardi di euro in due anni, una somma più alta di quanto previsto alla vigilia e soprattutto con moltissime novità rispetto al precedente progetto di riforme. Tra queste ci sarebbero molte misure chieste dai creditori e prima negate da Atene. In primo luogo c'è un aumento dell'Iva con aliquota aumentata al 23% per ristoranti e catering, e al 13% per gli alberghi, mentre Atene avrebbe fatto un passo indietro anche sullo sconto Iva alle isole che dovrebbe scomparire entro il 2016 partendo da quelle a reddito più elevato e turistiche. Abolite anche le agevolazioni sulla benzina per gli agricoltori e i trattamenti fiscali preferenziali per gli  armatori e spazio invece ad alcune privatizazioni.

Tra le misure già attese invece c'è un aumento della tassa sui beni di lusso, che passa dal 10% al 13%, e un aumento di quella sulle imprese che passa dal 26% al 28%. Entrambe le misure sono state sempre un dei cavalli di battaglia del governo greco durante i colloqui con i creditori. Un altro dei punti fortemente voluti è un nuovo taglio alla difesa che fa salire i risparmi complessivi a 300 milioni di euro entro la fine del 2016. Nel piano sarebbero previste anche misure dall'incasso più incerte come un contributo di solidarietà sul reddito e una tassa sugli immobili dopo la revisione catastale. Sarebbe stato accolto invece l'invito a cancellare le cosiddette baby pensioni anche se con un programma molto graduale. L'idea dell'Esecutivo guidato da Tsipras è quello di ridurre il peso delle baby pensioni attraverso disincentivi e innalzando l’età pensionabile gradualmente a 67 anni entro il 2022. Infine dovrebbe scomparire a poco a poco anche il contributo di solidarietà per i pensionati più poveri. L'obiettivo è di risparmiare tra lo 0,25 e lo 0,50% del pil nel 2015 e l’1% dal 2016 in poi.

Tra le richieste di Atene invece nel piano di Tsipras ci sarebbe sicuramente un nuovo prestito da 53,5 miliardi per onorare i debiti precedenti fino a giugno del 2018, ma anche la revisione dell'obiettivo primario di un surplus per i prossimi quattro anni. Tra le richieste infine sarebbe presente anche quella del taglio del debito ma ancora non si sa di quanto. Il pacchetto ora deve attendere il via libera del parlamento ellenico affinché il governo possa discuterne con i partner europei sabato. Per il pacchetto di riforme infatti sabato prossimo si prevede come una giornata fondamentale. Alle 15 infatti ci sarà un nuova riunione dell’Eurogruppo seguito alle 16 da un altro Eurosummit più allargato e alle 18 dal Consiglio europeo dei 28 paesi dell’Unione europea. Intanto per evitare contraccolpi le autorità greche hanno prolungato fino a lunedì 13 luglio la chiusura delle banche del Paese ed hanno confermato il limite del prelievo di contante di 60 euro al giorno.

Il piano di Atene

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