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Gran Bretagna, Cameron: “Referendum sull’Ue, dentro o fuori”

Il Primo Ministro britannico, nell’atteso discorso sui rapporti con l’Europa, ha annunciato un referendum per chiedere ai cittadini se restare o meno nell’Ue. I tempi però non sono immediati, la consultazione ci sarà solo in caso di vittoria dei conservatori alle elezioni del 2015.
A cura di Antonio Palma
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Gran Bretagna, Cameron: "Referendum sull'Ue, dentro o fuori"

In Gran Bretagna ci sarà un referendum con una domanda chiara "dentro o fuori" l'Unione Europea, lo ha detto oggi il Primo Ministro David Cameron nel suo atteso discorso ai cittadini sui rapporti tra Regno Unito e Unione europea tenuto nel distretto finanziario di Londra. Non sarà però una consultazione a breve scadenza perché per queste cose "serve del tempo" ha spiegato Cameron, ma se ne riparlerà solo dopo le prossime elezioni politiche. Il programma dei conservatori in caso di vittoria alle prossime elezioni del 2015 infatti è quello di "negoziare con l'Europa un nuovo accordo" e successivamente indire un referendum con una domanda chiara "in o out", dentro o fuori l'Ue. "Oggi, la delusione dei britannici verso l'Ue è ai livelli più alti di sempre" ha detto Cameron, spiegando però che "un voto oggi fra lo status quo e l'addio all'Europa sarebbe una scelta falsa". In sostanza Cameron punta ad un nuovo accordo per la permanenza della Gran Bretagna nell'Unione Europea e solo dopo " queste nuove condizioni daremo ai cittadini britannici la possibilità di scegliere con un si o un no se restare nell'Ue".

Il fondamento dell'Ue è il mercato unico – "Non sono un isolazionista, non voglio abbattere i ponti che abbiamo costruito" ha assicurato l'inquilino del n.10 di Downing Street, ribadendo però che è arrivato il momento di porsi alcune domande sul futuro dell'Europa. "La scelta dovrà essere fra andar via o far parte di un nuovo accordo, che dia più peso alle differenze degli Stati nazionali, che faccia ritornare ai Parlamenti degli stati nazionali alcuni poteri" ha proseguito Cameron, ricordando che l'Europa "viene vista come qualcosa fatto sulle persone piuttosto che in base alle richieste del popolo". Infine una stoccata ai Paesi dell'Eurozona "che negano il cambiamento": "Perché alcuni Paesi hanno ottime performance ma il Pil europeo complessivo quest'anno è in calo?" ha chiesto Cameron, avvertendo che l'integrazione politica nella zona euro non deve minacciare l'acceso al Mercato unico di chi è fuori perché "siamo una famiglia di nazioni democratiche le cui fondamenta non sono l'euro ma il Mercato Unico".

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