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Gli italiani rapiti nel mondo: le storie di Luca, Silvia e gli altri connazionali scomparsi

Da Luca Tacchetto e Silvia Romano, ultimi in ordine di tempo, passando per i tre napoletani scomparsi in Messico, fino a padre Dall’Oglio di cui non si hanno più notizie da oltre cinque anni.
A cura di Biagio Chiariello
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La scomparsa in Burkina Faso di Luca Tacchetto, di cui non hanno più notizie dal 15 dicembre insieme all'amica canadese, Edith Blais, allunga la lista degli italiani sequestrati nel mondo. La mappatura dei sequestri descrive la zona a rischio in quella fascia del Pianeta che si estende dalle zone desertiche dell’Africa occidentale alla zone teatro di guerre civili in Medioriente. La Farnesina ha seguito i casi di ciascuno, tenendo sempre il massimo riserbo sulle operazioni di rintraccio.

Silvia Romano – Prima di Tacchetto, c’è stato il rapimento di Silvia Romano, la volontaria milanese 23enne sequestrata il 20 novembre scorso da un commando armato a Chakama, piccolo villaggio nella contea di Kilifi in Kenya,ddove si trovava per Africa Milele Onlus.  Il 9 dicembre è stato arrestato uno dei tre rapitori, Ibrahim Adan Omar, nel villaggio di Bangale mentre altri due presunti sequestratori, sono ancora in fuga.

Padre Luigi Maccalli –  Originario di Cremona, il 57enne, già missionario in Costa d'Avorio appartenente alla Società delle missioni africane, è stato rapito in Niger il 18 settembre 2018 da presunti jihadisti attivi nella zona. Originario della diocesi di Crema, già missionario in Costa d'Avorio per vari anni, padre Maccalli si trovava nella parrocchia di Bomoanga, diocesi di Niamey.

Paolo Dall'Oglio – Il gesuita , fondatore della comunità interreligiosa di Deir Mar Musa al-Habashio, in Siria, viene rapito nella notte tra il 28 e 29 luglio del 2013 da un commando di miliziani armati nei dintorni di Raqqa, diventata il quartier generale dell'Isis. Da allora non si hanno più sue notizie.

Alessandro Sandrini – Imprenditore bresciano di Folzano, 32enne, nell’ottobre 2016 era partito per una vacanza in solitaria in Turchia ma non ha più fatto ritorno in Italia, dove è ricercato per ricettazione e rapina. Un anno dopo ha telefonato alla madre dicendo di essere stato rapito e la scorsa estate è comparso in un video indossando una tuta arancione con alle spalle due uomini armati, presunti estremisti islamici. Nello stesso video si vedeva il giornalista giapponese Jumpei Yasuda, 44 anni, liberato alla fine di ottobre 2018 dopo essere stato rapito in Siria nel giugno 2015.
Raffaele Russo, 60 anni, suo figlio Antonio, 25 anni, e suo nipote, Vincenzo Cimmino, 29 anni – I tre napoletani sono scomparsi in Messico circa un anno fa, il 31 gennaio 2018, dopo essere stati fermati dalla polizia in una stazione di servizio a Tecalitlan Si ritiene che proprio questi agenti avrebbero venduto i tre italiani a un gruppo criminale. La scorsa estate la polizia ha fermato a Guadalajara un presunto narcotrafficante, José Guadalupe N., indagato per il suo possibile rapporto con la scomparsa dei tre connazionali.

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