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Giovanardi: “Ilaria Cucchi? Sfrutta la morte del fratello”

L’ex sottosegretario del Governo Berlusconi torna sulla morte del giovane romano Stefano Cucchi e accusa la sorella Ilaria, candidata di Rivoluzione Civile, di sfruttare la morte del fratello per fare politica.
A cura di Davide Falcioni
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Intervenuto stamattina alla trasmissione Mattino24 Carlo Giovanardi non ha mancato di ribadire il suo punto di vista sul caso Cucchi, rispetto al quale si era espresso anche qualche giorno fa. "E’ evidente che Ilaria Cucchi sta sfruttando la tragedia del fratello”, ha affermato l'ex sottosegretario del Governo Berlusconi, parlando della candidata nelle liste di Rivoluzione Civile.

“Tutte le perizie – ha aggiunto Giovanardi – arrivano alla conclusione che non c’è nessuna relazione tra la morte di Cucchi ed eventuali percosse subite. Cucchi era stato ricoverato in ospedale precedentemente 17 volte per percosse, lesioni e fratture subìte dai suoi amici spacciatori. Tre poveri agenti di custodia sono massacrati da quattro anni perché dappertutto è stato detto che lui è stato massacrato di botte e il processo invece sta dimostrando il rovescio, cioè che è morto perché era debole, aveva una serie di patologie. Ha fatto lo sciopero della fame e i medici invece di curarlo l’hanno lasciato morire prendendo per buona la volontà di una persona che non sapeva gestirsi”. Gli agenti sotto processo sono per Giovanardi “tre poveri cristi che lavorano per 1200 euro al mese e subiscono un processo su un’accusa costruita sul nulla”.

Su Ilaria Cucchi Giovanardi ha aggiunto: “Come succede sempre in Italia su fatti come questi, si costruisce una carriera politica e la sorella è diventata capolista di un partito. Era evidente che sarebbe finita così. Suo fratello è una vittima, era una persona malata, ha tentato più volte di recuperarsi, ha avuto una vita difficile da tossico e spacciatore. Ma da questo alla Provincia di Roma che gli voleva intitolare le scuole come se fosse un esempio ai giovani, non ci sto. E’ come con Carlo Giuliani: certo Giuliani è una vittima, poveretto. Ma si possono intitolare a lui le sale del Parlamento? Io dico no, perché quando è morto stava per ammazzare tre carabinieri”.

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