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Gattatico, cade dalla moto e vola sotto al ponte dell’Enza: muore centauro di 37 anni

Stefano Moretti, 37 anni, era a bordo della sua moto Suzuki 1000 lungo la via Emilia, tra Parma e Reggio Emilia, quando a un certo punto ha perso il controllo del mezzo ed è precipitato dal ponte Enza. L’incidente è avvenuto a pochi passi da casa sua. Inutile l’intervento dei soccorritori: il motociclista è morto praticamente sul colpo.
A cura di Susanna Picone
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Tragico incidente mortale nella notte tra sabato e domenica scorsa nella provincia di Reggio Emilia. Stefano Moretti, un trentasettenne residente a Gattatico e di professione camionista, ha perso la vita in un incidente avvenuto intorno alle 2 di notte mentre era in sella alla sua moto, una Suzuki 1000. Da quanto ricostruito, il trentasettenne – da tutto conosciuto come “il Moro” – stava percorrendo la via Emilia verso Parma quando, all’altezza di Ponte Enza a Gattatico, ha perso il controllo del mezzo e cadendo ha fatto un volo di una decina di metri. Sul posto sono intervenuti i soccorsi con ambulanza e automedica, ma per il motociclista non c’è stato nulla da fare. Moretti è morto praticamente sul colpo. Sul posto per i rilievi sono intervenuti i carabinieri di Poviglio e Brescello. La vittima, come si legge sui media locali, lavorava per una ditta di autotrasporti di Sant’Ilario d’Enza.

Decine di messaggi sulla pagina Facebook dell’uomo: “Il Moro vi saluta dal cielo” – L’uomo lascia i genitori e una sorella, che tramite i social ha diffuso la notizia della sua scomparsa. “Stefano questa notte ha avuto un incidente in moto…Il Moro vi saluta dal cielo ragazzi. Fatelo vivere nei vostri cuore, sarà il regalo di ognuno di voi”, ha scritto sul profilo dell’uomo, poi invaso da decine di messaggi e fotografie degli amici. “Ho avuto la fortuna di conoscerti, resterai sempre nel mio cuore”, ha scritto qualcuno. La sorella ha descritto la vittima come un uomo dall’animo buono e scherzoso. Un uomo sempre prudente quando guidava, che aveva comprato la moto tre mesi fa: “Ne aveva un’altra in passato che aveva venduto. Poi ha comprato quella Suzuki 1000 della quale andava molto orgoglioso: la chiamava ‘la mia bimba’. E aveva intenzione di andare in ferie in moto, ad agosto”, ha raccontato alla Gazzetta di Reggio.

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