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Formigoni risponde alle accuse: “Grave il fango mediatico buttatomi addosso”

Il presidente della Regione Lombardia sui presunti viaggi pagati da Pierangelo Daccò, coinvolto nello scandalo della Fondazione Maugeri: “Mai ricevuto regalie”. E parla di un attacco contro la Regione da cui dovrà difendersi.
A cura di Susanna Picone
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Il presidente della Regione Lombardia sui viaggi pagati da Pierangelo Daccò, coinvolto nello scandalo della Fondazione Maugeri: “Mai ricevuto regalie”. E parla di un attacco contro la Regione da cui dovrà difendersi.

Il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni non ci sta alle accuse riportate oggi sul Corriere della Sera che lo vedrebbero coinvolto nell’ultimo scandalo della sanità lombarda, quello relativo alla Fondazione Maugeri che vede Pierangelo Daccò (già in carcere per la storia del San Raffaele di Milano) indagato per associazione a delinquere.  Secondo quanto è stato riportato questa mattina, a Formigoni sarebbero stati pagati dei viaggi da Daccò, viaggi di cui lo stesso presidente della Regione ha parlato facendo riferimento a delle “vacanze di gruppo”. Formigoni, infatti, approfittando di un incontro con la stampa si è difeso dalle accuse sottolineando come lui non abbia mai ricevuto “nessuna regalia e neppure un euro da nessuno”.

Formigoni replica alla storia dei viaggi pagati da Daccò – Le vacanze di gruppo le fanno tutti gli italiani, ha fatto sapere il presidente della Regione Lombardia, e che, nello specifico, provvederà a verificare se il viaggio in questione è stato svolto davvero. Formigoni ha affermato di conoscere Daccò da 30 anni ma che il fatto di aver trascorso qualche giorno di vacanza con lui non rappresenta un problema: “È ovvio che ciascuno fa il suo mestiere, le persone sono libere e indipendenti”. Poi, in riferimento a chi lo ha accusato dice:

Nessuno ha mai fatto vacanze di gruppo? Come si organizza un viaggio? C’è chi pensa ai biglietti, chi alle escursioni, chi ai ristoranti e poi alla fine della vacanza si fanno i conti e se c’è da pareggiarli li si pareggia. Io faccio viaggi di gruppo come tutti gli italiani e non c’è nessun problema, nessuna irregolarità nel farlo.

Un attacco contro di lui e contro la Regione Lombardia – Formigoni ha parlato di “fango mediatico”, di speculazione politica, di un attacco contro la Regione da cui dovrà difendersi. Il Governatore, in ogni caso, secondo quanto è stato confermato da fonti della procura, non è stato iscritto nel registro degli indagati nell’ambito dell’inchiesta sulla Fondazione Maugeri. Chi resta implicato in questa vicenda, ha continuato a replicare Formigoni, sono fondazioni private e privati cittadini “che tirano in ballo la Regione e il presidente in maniera del tutto ingiustificata”. Un attacco dunque, stando a guardare le giustificazioni di Formigoni, di chi ha interesse a denigrare e indebolire “l’amministrazione italiana più forte”. Chi tira in ballo Formigoni, insomma, tende a usarlo – per utilizzare le sue stesse parole – come paravento.

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