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Foggia, ha aggredito il vicepreside del figlio: arrestato, evade per andare a un battesimo

Si è aggravata la posizione del pregiudicato che alcuni giorni fa ha aggredito il vicepreside della scuola media Murialdo di Foggia colpevole di avere rimproverato suo figlio. L’uomo non ha rispettato le prescrizioni degli arresti domiciliari ed è finito in carcere.
A cura di Susanna Picone
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Dopo avere aggredito il vicepreside della scuola di suo figlio è stato arrestato ma, dopo appena qualche giorno, ha deciso di non rispettare le prescrizioni degli arresti domiciliari e così, adesso, è finito in carcere. Protagonista di questa storia è un pregiudicato di trentotto anni che il 10 febbraio scorso ha aggredito il vicepreside della scuola media “Murialdo” di Foggia – la scuola frequentata da suo figlio – perché “colpevole” di aver rimproverato il ragazzo di undici anni il giorno precedente. Da venerdì scorso il padre del ragazzo si trovava agli arresti domiciliari per violenza e minaccia a pubblico ufficiale e lesioni gravi, ma – secondo quanto accertato dalla polizia – nella giornata di domenica si è allontanato dalla propria abitazione per partecipare a una festa di battesimo in un ristorante di Foggia. La presenza dell’uomo al battesimo sarebbe stata provata anche da un video postato su Facebook e poi acquisito dalla squadra mobile. Nelle immagini si vede l’uomo, che in teoria doveva trovarsi a casa, nel ristorante in compagnia di noti pregiudicati. Così il trentottenne è stato portato in carcere con l'accusa di evasione dagli arresti domiciliari.

L’aggressione nella scuola di Foggia

Il 10 febbraio scorso il professore e vicepreside della scuola di Foggia è stato preso a pugni dall’uomo che si è presentato nell’istituto all’inizio delle lezioni. Il professore, da quanto emerso, non ha reagito in alcun modo ai colpi che gli venivano inferti alla testa e all'addome. Tutto a quanto pare è accaduto perché il giorno precedente il vicepreside aveva rimproverato l'alunno perché spingeva e rischiava di far cadere le compagne in fila davanti a lui. Da qui la rabbia del genitore che senza chiedere chiarimenti di alcun genere si è scagliato contro il docente. Diversi giorni dopo l’accaduto gli agenti di polizia della Questura di Foggia hanno arrestato il responsabile dell'aggressione per i reati di violenza e minaccia a pubblico ufficiale e lesioni gravi. Infine, domenica, l'evasione per andare a una festa.

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