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Fmi taglia le stime di crescita del Pil e lo spread vola oltre 490 punti

Il Fondo Monetario si dice preoccupato per una crescita economica mondiale più bassa del previsto e chiede all’Ue di attuare nel più breve tempo possibile le misure concordate.
A cura di Antonio Palma
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Fmi taglia le stime di crescita del Pil e lo spread ritorna a salire

Il Fmi rivede al ribasso le stime sulla crescita mondiale del Pil e lancia l’allarme sulla salute dell’economia mondiale che è in seria difficoltà negli ultimi mesi in quanto oltre ai problemi che arrivano dai Paesi europei anche le economie emergenti stanno mostrano rallentamenti. Secondo il Fmi bisogna prendere misure adeguate in breve tempo e mettere subito in atto gli accordi raggiunti dai leader europei, perché “le rinnovate tensioni sui debiti pubblici di vari Paesi dell'Unione valutaria sono il principale fattore frenante dell'economia globale”. Le previsioni del fondo Monetario internazionale parlano di una crescita del Pil mondiale che quest’anno si fermerà al 3,5% e il prossimo anno al 3,9%, stime al ribasso rispetto a quelle precedenti. Per quanto riguarda l'area euro se per quest’anno le stime restano invariate, per il 2013 c’è stato un taglio di  0,2 punti percentuali rispetto a quanto previsto ad aprile. In particolare a preoccupare il Fmi sono Spagna e Italia che nonostante stiano attuando misure importanti permane il rischio che le cose peggiorino a causa di un circolo vizioso che si è creato.

Lo spread continua a salire – In particolare per quanto riguarda l’Italia si ritiene che riuscirà a raggiungere il pareggio di bilancio nel 2013 perché ha fatto importanti passi avanti grazie alle nuove misure adottate dal governo, come la spending review, ma secondo il fondo Monetario internazionale “il problema è fare in modo che gli aggiustamenti fiscali favoriscano la crescita” ancora troppo debole. Le previsioni del Fmi e la decisione della Corte costituzionale tedesca sull’Esm, hanno fatto lievitare nuovamente lo spread tra i Btp italiani e i Bund  tedeschi che è ritornato a salire come accaduto qualche giorno fa, oggi il differenziale è salito oltre quota 490 punti, mentre lo spread tra Bonos spagnoli e i titoli tedeschi viaggia ormai vicino ai 540 punti.

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