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Finanziamenti dalla Libia, Sarkozy formalmente indagato dopo 2 giorni di interrogatorio

Secondo Le Monde l’ex presidente francese Nicolas Sarkozy è stato iscritto nel registro degli indagati nell’inchiesta sui presunti finanziamenti libici alla sua campagna presidenziale del 2007. È stato ascoltato a partire da martedì mattina.
A cura di Susanna Picone
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Dopo il fermo a Nanterre di martedì mattina e due giorni di interrogatorio, l’ex presidente francese Nicolas Sarkozy sarebbe stato formalmente incriminato per corruzione, finanziamenti illeciti alla campagna elettorale e occultamento di fondi pubblici libici. È quanto riporta il quotidiano francese Le Monde. Nicolas Sarkozy è stato posto "sotto controllo giudiziario", una misura coercitiva simile alla libertà condizionata. Secondo la legge in vigore in Francia, questo può comportare restrizioni nei movimenti o un obbligo di informare il giudice sui propri spostamenti, come anche il divieto di andare all'estero o di contattare o incontrare determinati individui. L’ex capo di Stato francese è stato sottoposto martedì per la prima volta a custodia cautelare dalla polizia dell’Ufficio centrale per la lotta alla corruzione e ai reati finanziari e fiscali (OCLCIFF) a Nanterre, vicino Parigi, e l’interrogatorio è andato avanti anche oggi. Lo stato di fermo si è concluso mercoledì alle 19 dopo 25 ore di interrogatorio interrotte per consentire a Sarkozy di rientrare per la notte a casa.

L’inchiesta sui presunti finanziamenti libici alla campagna presidenziale del 2007 – Al centro dell'inchiesta sui presunti finanziamenti dell'allora dittatore libico Muammar Gheddafi a Sarkozy ci sarebbero bustarelle per 5 milioni di euro in denaro contante. Secondo Le Monde dalla pubblicazione, nel 2012, da parte del sito Mediapart, di un documento libico che evocava un presunto finanziamento di Gheddafi alla campagna presidenziale di Sarkozy, le indagini dei magistrati sono “molto progredite, rafforzando i sospetti che pesano sulla campagna dell'ex capo dello Stato”. “Sono incerta sul caso di Nicolas Sarkozy. Vorrei dire solo questo: nonostante delle condizioni difficili, la giustizia progredisce. Il mio pensiero va ai milioni di cittadini che hanno diritto di sapere se la partita era ad armi pari”, è quanto ha scritto in un tweet l'ex candidata socialista alle presidenziali del 2007, Segolène Royal, commentando la vicenda dell’ex presidente. Royal venne sconfitta nel ballottaggio presidenziale da Sarkozy, che ottenne il 53,6% delle preferenze contro il suo 46,94%.

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