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Fidanzati uccisi a Pordenone, dna del killer nell’automobile: forse sono capelli

Secondo gli inquirenti, si tratta di tracce fondamentali visto che, per sparare da distanza così ravvicinata, il killer deve essersi introdotto nell’abitacolo. A conferma di questo sospetto, il fatto che solo un bossolo è stato trovato fuori dall’auto, mentre gli altri cinque sono all’interno.
A cura di Biagio Chiariello
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Nell’auto di Trifone Ragone e Teresa Costanza, la coppia ammazzata in un parcheggio di Pordenone la sera del 17 marzo,  i carabinieri del Ris di Parma hanno trovato tracce biologiche diverse dal sangue della vittime. Si tratta in particolare di capelli che potrebbero appartenere all’assassino. Lo scrive Cristina Antonutti sul Gazzettino. Del resto gli investigatori immaginavano di poter rinvenire il dna del killer nella Suzuki Alto di colore bianco dei due fidanzati uccisi: per sparare da una distanza così ravvicinata l’omicida molto probabilmente è quasi entrato nell’abitacolo. Dei sei bossoli, tra l’altro, solo uno è stato ritrovato fuori dalla vettura, gli altri tutti dentro. Ora resta ad capire se quei capelli appartengono davvero a qualcuno che non sia né Ragone né Costanza.

La nuova pista del duplice omicidio porta in Svizzera

Nel frattempo gli inquirenti, continuano a non escludere quasi nessuna pista, a parte quella della rapina finita male e un regolamento di conti nella malavita. Gli investigatori, nelle ultime ore, stanno cercando di dare interpretazione alle frequenti trasferte in Svizzera di Trifone e Teresa: i due ragazzi frequentavano la palestra Cross Fit di Lugano, gestita da un amico dell'uomo. Si ipotizza che tali viaggi potrebbero essere legati al commercio di anabolizzanti oppure a questioni economiche. Per quanto riguarda la dinamica del duplice omicidio, sembra che Ragone sia stato freddato mentre si stava accomodando sul lato passeggero dell'utilitaria, mentre la sua fidanzata è morta alla guida del veicolo, quando stava per mettere in moto.

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