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Opinioni

Federalismo fiscale: settimana cruciale anche per il futuro del Governo Berlusconi

Nonostante le rassicuraziuoni di rito appare sempre più chiaro che la Lega Nord intende subordinare il proprio sostegno al Governo Berlusconi all’approvazione del federalismo fiscale. Tuttavia la strada è in salita, anche dopo le obiezioni dei Comuni.
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Mentre le prime pagine dei giornali e le aperture dei siti specializzati sono costantemente occupate dagli sviluppi del caso Ruby Rubacuori, nei palazzi della politica romana l'attenzione è tutta rivolta alle conseguenze del tormentato percorso del cosidetto "federalismo fiscale". Dopo un primo rinvio, infatti, le "trattative" sono riprese con rinnovata intensità ed oggi pomeriggio il ministro per la Semplificazione, Roberto Calderoli, si troverà faccia a faccia con il presidente dell'associazione dei comuni italiani, Sergio Chiamparino, per poi riferire anche al Presidente della Bicamerale Enrico La Loggia.

Dopo una prima accelerazione in effetti, il Governo ha manifestato una "forte disponibilità" ad accogliere le richieste dei comuni, in particolar modo per quanto riguarda l'Imu, l'imposta municipale unica, la cui aliquota dovrebbe diventare triennale e definita dallo stesso decreto (molto difficile invece impostare un discorso sulla gestione della Tarsu e sulla compartecipazione Irpef). Insomma, una partita ancora aperta il cui esito al momento davvero non sembra prevedibile e le cui conseguenze potrebbero andare ben oltre l'approvazione o meno della riforma federale. In effetti la Lega Nord ha più volte ribadito la fondamentale importanza dell'approvazione in tempi rapidi del federalismo fiscale, uno dei cavalli di battaglia storici del movimento ed essenziale strumento di "propaganda" in vista delle prossime elezioni. In tal senso vanno interpretati da un lato i diktat di Umberto Bossi ("O federalismo o morte"), dall'altro la inusuale propensione alla trattativa dei vari Calderoli, Reguzzoni eccetera.

Tuttavia la situazione appare estremamente complessa e sono in molti ad ipotizzare scenari diversi e non soltanto legati agli equilibri nella commissione parlamentare (al momento sembra si vada verso un "pareggio" che equivarrebbe ad una bocciatura). Del resto, il riscontro in commissione potrebbe tranquillamente essere bypassato dal Governo che però a quel punto dovrebbe presentarsi di nuovo alla Camera, mentre resta comunque vivo il ricordo della clamorosa bocciatura della devolution al referendum confermativo di qualche anno fa. Tuttavia, c'è un altro aspetto da non sottovalutare che potrebbe in qualche modo cambiare le carte in tavola e portare ad una svolta clamorosa. Come sottolineato da diversi opinionisti, è chiaro che la Lega Nord ha la necessità di far approvare il federalismo per potersi presentare con un ottimo "argomento" ai propri elettori, qualificandosi come forza concreta ed efficace, lontana dalla beghe di palazzo e dal "gossip politico". Allo stesso modo è evidente che una eventuale bocciatura nel merito del provvedimento potrebbe frenare la "voglia di elezioni" del Carroccio, malgrado la linea ufficiale sbandierata ai quattro venti dal Senatur lasci intendere ben altro. In questo senso dunque potrebbe essere interpretata l'improvvisa propensione al dialogo e alla concertazione dei vertici leghisti, preoccupati di dover andare ad una verifica elettorale senza aver portato a casa il punto centrale del programma. In tale ottica, la disponibilità dell'opposizione a trattare nel merito del provvedimento (previa però una lunga discussione con conseguente allungamento dei tempi, fino addirittura ad un anno) potrebbe anche essere interpretata come un modo per "stanare" il Carroccio. Nella sostanza, "accontentare" il popolo del Senatur, pur in una versione edulcorata e corretta del provvedimento, per facilitare l'implosione della maggioranza verso le elezioni anticipate. Certo, considerazioni da fanta – politica, ma i prossimi giorni e soprattutto le notizie provenienti dalla Procura di Milano potrebbero dare un'ulteriore accelerata ad una situazione in costante e rapido mutamento.

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A Fanpage.it fin dagli inizi, sono condirettore e caporedattore dell'area politica. Attualmente nella redazione napoletana del giornale. Racconto storie, discuto di cose noiose e scrivo di politica e comunicazione. Senza pregiudizi.
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