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World Press Photo 2024, vince la ‘Pietà di Gaza’: nello scatto una donna piange sul corpo della nipotina

Una donna palestinese che piange sul corpo della nipotina di 5 anni, uccisa a Gaza. È questo il soggetto della foto vincitrice del World Press Photo of the Year 2024. L’autore dello scatto è il reporter dell’agenzia Reuters Mohammed Salem: “Un momento potente e triste che riassume la situazione nella Striscia”.
A cura di Eleonora Panseri
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A sinistra la 'Pietà' di Gaza, la foto che ha vinto il World Press Photo of the Year 2024. A destra, il fotografo Mohammed Salem. - Foto IG e Facebook.
A sinistra la ‘Pietà' di Gaza, la foto che ha vinto il World Press Photo of the Year 2024. A destra, il fotografo Mohammed Salem. – Foto IG e Facebook.

Una donna palestinese che piange sul corpo della nipotina di 5 anni, uccisa in un attacco israeliano nella Striscia di Gaza. È questo il soggetto della foto vincitrice del World Press Photo of the Year 2024, il prestigioso riconoscimento fotografico.

L'autore dello scatto è il reporter dell'agenzia Reuters Mohammed Salem che ha ritratto Inas Abu Maamar, la protagonista della fotografia, mentre culla il corpo della piccola Saly, morta insieme a sua madre e sua sorella in un bombardamento israeliano. Un missile ha colpito la loro casa a Khan Younis. La foto è stata scattata il 17 ottobre, 10 giorni dopo l'attacco di Hamas e l'inizio del conflitto.

"Un momento potente e triste, ho sentito che l'immagine riassumeva in senso lato ciò che stava accadendo nella Striscia di Gaza", ha detto il vincitore del premio. "È un'immagine davvero profondamente commovente", è stato invece il commento della presidente della giuria Fiona Shields.

"Una volta che lo vedi, ti rimane in mente. È come una sorta di messaggio letterale e metaforico sull'orrore e l'inutilità del conflitto" e rappresenta "un argomento incredibilmente potente a favore della pace", ha aggiunto.

Gli altri vincitori

Per quanto riguarda gli altri riconoscimenti consegnati oggi, giovedì 18 aprile, il premio ‘Storia dell'anno‘ è stato vinto dalla fotografa sudafricana Lee-Ann Olwage, della rivista Geo, che ha proposto un ritratto molto intimo di una famiglia del Madagascar che vive con un genitore anziano affetto da demenza.

"Questa storia ha affrontato un importante problema di salute universale attraverso la lente della famiglia e dell'assistenza", hanno affermato i giudici. "La serie di immagini è composta con calore e tenerezza, ricordando al pubblico l'amore e l'intimità necessari in tempi di guerra e aggressione in tutto il mondo", hanno aggiunto.

Nella categoria ‘formato aperto', invece, ha trionfato l'ucraina Julia Kochetova perché con il suo sito web è riuscita a combinare "il fotogiornalismo con lo stile documentaristico personale di un diario per mostrare al mondo cosa significa convivere con la guerra come realtà quotidiana".

Al fotografo venezuelano Alejandro Cegarra è invece andato il premio per un bellissimo progetto in bianco e nero che ritrae migranti e richiedenti asilo che tentano di attraversare il confine meridionale con il Messico, fotografie scattate per il New York Times/Bloomberg.

Cegarra, che è stato migrante a sua volta, "ha offerto una prospettiva sensibile e centrata sull'uomo", evidenziando la resilienza delle persone che lasciano il proprio Paese alla ricerca di una vita migliore, come hanno spiegato i giurati.

Le foto vincitrici nel 2024, selezionate tra 61.062 candidature presentate da 3.851 fotografi provenienti da 130 paesi, saranno esposte nella chiesa Nieuwe Kerk di Amsterdam fino al 14 luglio.

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