“Vuoi una sigaretta?”, tre uomini attirano una 12enne e la stuprano ripetutamente sotto minaccia

Aveva solo dodici anni la ragazzina che, nell’agosto del 2024, è stata attirata con l’inganno da tre uomini e tenuta sotto il loro controllo per tre lunghi giorni, tra Dover e Folkestone, nel Kent. Una vicenda scioccante che si è conclusa con la condanna dei tre imputati, accusati di averla abusata e minacciata ripetutamente.
Tutto ha avuto inizio l’11 agosto, quando Kevin Horvath e Ivan Turtak l’hanno notata nel parcheggio di un supermercato Asda. I due l’hanno convinta a salire sulla loro auto con una scusa banale, promettendole una sigaretta. Da quel momento la bambina è caduta in un incubo: è stata portata nell’appartamento di Turtak a Dover e poi nella roulotte di un terzo uomo, Ernest Gunar Junior, a Folkestone. In quei giorni, è stata sottoposta a violenze, drogata con sostanze illegali e privata del cellulare, che è stato successivamente ritrovato nell’auto di Horvath.
I tre uomini l’hanno anche costretta ad accompagnarli in luoghi pubblici, continuando a intimidirla con minacce estreme: le avevano detto che sarebbe stata uccisa se avesse cercato di fuggire o raccontato a qualcuno quanto stava accadendo. Nonostante la paura, il 13 agosto la giovane ha trovato la forza di ribellarsi. Svegliandosi prima dei suoi aguzzini, è riuscita a scappare e a chiedere aiuto. È stata ritrovata dalla polizia in stato di forte shock, incapace inizialmente di raccontare ciò che aveva vissuto.
Le successive indagini hanno portato alla condanna dei tre uomini. Kevin Horvath è stato riconosciuto colpevole di violenza sessuale su una minore di 13 anni e, già in precedenza, aveva ammesso tre capi d’accusa per stupro e uno per aggressione aggravata. Ivan Turtak è stato condannato per stupro e per aver realizzato materiale indecente su minore. Ernest Gunar Junior è stato ritenuto colpevole di più episodi di stupro aggravato.
Catherine Wear, rappresentante della Crown Prosecution Service, ha dichiarato:
"Questi tre imputati hanno approfittato brutalmente di una bambina incontrata per strada, costringendola con minacce e droghe a subire ciò che nessuno dovrebbe mai affrontare. È difficile persino immaginare l’impatto che tutto questo ha avuto su di lei. Quando la polizia l’ha trovata, era così terrorizzata da non riuscire a spiegare quanto aveva vissuto. I dettagli sono emersi solo in seguito, grazie al suo coraggio."
"Nonostante la sofferenza evidente, ha trovato la forza di raccontare tutto, consentendo così alla giustizia di fare il proprio corso. Ora che questi tre uomini sono stati condannati per i crimini commessi, ci auguriamo che la vittima possa iniziare un percorso di ricostruzione e ritrovare, col tempo, un senso di serenità."