Venezuela, medici denunciano: “Almeno 14 morti in ospedale a causa del blackout”

Almeno 14 persone sono morte nelle ultime ore in Venezuela a causa del vasto blackout iniziato giovedì che ha colpito gran parte del Paese. A darne notizia su Twitter è Julio Castro, un medico specialista locale. Il medico ha scritto che nell'Ospedale Manuel Nunez Tovar di Maturin, capitale dello Stato – “senza luce e senza generatore elettrico” – sono morti nove pazienti ricoverati nel servizio di emergenza, due in ostetricia, uno in traumatologia e uno in terapia intensiva neonatale. Un'altra persona è invece morta nell'ospedale centrale di Maracay, a ovest di Caracas. Secondo fonti locali, dopo più di 30 ore l'energia elettrica non è ancora ritornata in diverse zone di Caracas e in almeno 14 dei 23 Stati del Venezuela. Solo in poche zone la fornitura di energia elettrica è stata ripristinata. Nella capitale ci sono state manifestazioni spontanee della popolazione: sono stati bruciati gommoni negli angoli di strada e qualcuno ha partecipato a “caceroleos” (protesta a suon di pentole) per esprimere il proprio disagio. Un’associazione che monitora internet ha detto che il 98 percento del Paese è rimasto scollegato dalla rete.
Juan Guaidó torna in piazza
Per il Venezuela è un weekend di proteste pro e antigovernative. Migliaia di persone si sono radunate per una manifestazione guidata dal leader dell'opposizione, Juan Guaidó, a Caracas. Le unità antisommossa della polizia, che avevano tentato di impedire la concentrazione dei manifestanti sulla Avenida Victoria, dove arrivano i cortei convocati da Guaidó, si sono ritirate senza incidenti dal luogo, lasciando lo spazio libero per la protesta. Il presidente Nicolas Maduro ha chiesto una contromanifestazione a sostegno del suo governo nello stesso momento in cui è stata convocata quella dell'opposizione. “Continuiamo con la lotta e la vittoria in risposta alla permanente e brutale aggressione contro il nostro popolo”, ha scritto su Twitter aggiungendo “non ci arrenderemo mai”.