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Usa, uccide la compagna e fugge, poi torna e spara contro le donne che l’hanno soccorsa: 3 vittime

Ha ucciso la compagna durante un litigio in casa, poi è fuggito per non essere individuato dalle forze dell’ordine di Norfolk, in Virginia. Solo in un secondo momento ha deciso di tornare sul luogo del delitto per colpire le donne che avevano cercato di prestare soccorso alla prima vittima. Sono tre le persone decedute a causa dei colpi di arma da fuoco. Altre due ragazze, invece, sono rimaste ferite.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Sono almeno tre le vittime di una sparatoria avvenuta in un complesso residenziale di Norfolk, in Virginia. Tre donne sono morte e altre due sono rimate ferite. A sparare è stato un uomo armato non ancora noto alla stampa locale: l'aggressore avrebbe aggredito la prima donna in casa durante una lite e poi si sarebbe dato alla fuga. Tornato sul luogo del delitto, ha sparato anche alle altre donne che hanno cercato di prestare soccorso alla prima vittima. Tre di loro sono morte mentre altre due sono gravemente ferite e sono state portate in ospedale. 

Secondo quanto raccontato dal capo della polizia, l'assassino è già noto alle forze dell'ordine. Il capo degli agenti di Norfolk lo ha definito "un codardo". In un tweet i poliziotti hanno dichiarato di aver preso in custodia il sospettato, senza però fornire ulteriori dettagli a riguardo. Negli Stati Uniti ogni anno circa 1.300 donne muoiono per violenza domestica secondo la Emory University School of Medicine. La maggior parte delle sparatorie di massa sono legate alla violenza in casa: nel 59,1% dei casi tra il 2014 e il 2019, gli autori hanno alle spalle storie di abusi e nel 68,2% il killer che ha ucciso un partner o un familiare aveva alle spalle storie di violenza domestica viste in famiglia. Il 2020 ha visto un'impennata degli omicidi e delle vittime di violenza domestica. Almeno 878 persone sono morte per mano del coniuge o del partner durante il 2020. Gli episodi sono stati facilitati anche dal lockdown imposto dalla pandemia di Covid-19 e dall'impossibilità di recarsi presso centri antiviolenza e dalla polizia per denunciare soprusi. Particolari difficoltà si registrano nei centri più piccoli nonostante i rapporti più stretti col vicinato e le dimensioni esigue delle cittadine. Le metropoli, invece, registrano il tasso più alto di denunce.

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