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Usa, polizia uccide 27enne nero in strada a Philadelphia: scoppia la rivolta, 30 agenti feriti

Due agenti di polizia hanno sparato e ucciso lunedì un afroamericano di 27 anni a Philadelphia. Secondo gli agenti e alcuni testimoni, il giovane identificato come Walter Wallace brandiva un coltello. L’uccisione ha scatenato violente proteste, con manifestanti scesi in strada intonando gli slogan del movimento “Black lives matter”.
A cura di Susanna Picone
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Un giovane è stato ucciso per strada da alcuni agenti di polizia. È accaduto a Philadelphia, negli Stati Uniti, e la vittima è stata identificata col nome di Walter Wallace, afroamericano di 27 anni. Secondo gli agenti e alcuni testimoni, il giovane brandiva un coltello. L’uccisione del 27enne ha scatenato violente proteste, nelle quali circa trenta agenti sono rimasti feriti, una decina di persone sono state arrestate e diversi negozi saccheggiati.

La ricostruzione dell’uccisione di Walter Wallace a Philadelphia

La sparatoria è avvenuta lunedì in un quartiere a maggioranza afroamericana, Cobbs Creek, zona ovest di Philadelphia. Alcune immagini dell’accaduto sono state pubblicate dai media americani. In un video amatoriale si vede Wallace che si muove intorno ad alcune auto parcheggiate, spunta una donna (sembrerebbe la madre) che tenta di intervenire per aiutarlo. I poliziotti arretrano mentre Wallace si muove, poi esplodono diversi colpi e il giovane finisce a terra. Secondo la ricostruzione dei media americani, la polizia era intervenuta dopo la segnalazione della presenza di un uomo con un coltello. Gli agenti avrebbero ordinato a Wallace "più volte" di gettare a terra il coltello ma lui – secondo la loro ricostruzione – avrebbe continuato ad "avanzare verso" di loro. A un certo punto i poliziotti hanno fatto fuoco e colpito il giovane in più punti. Wallace è stato dichiarato morto in ospedale poco dopo. Il giovane – che secondo un cugino si era di recente sposato e aveva ben sette figli più uno in arrivo – è stato colpito davanti ad alcuni suoi familiari. Il padre della vittima, parlando all’Inquirer, ha detto che il figlio era in cura e aveva problemi di salute mentale. "Perché non hanno usato un taser?” – le domande del genitore – “Ha problemi mentali. Perché gli avete sparato?”.

Proteste a Philadelphia

Dopo l’uccisione di Wallace, centinaia di persone si sono riversate in strada per protestare intonando anche gli slogan del movimento “Black lives matter”, cinque mesi dopo la morte di George Floyd per mano della polizia di Minneapolis che scatenarono manifestazioni in tutto il Paese. Sono scoppiati scontri con la polizia e sono state date alle fiamme auto e cassonetti. Una trentina di agenti sono rimasti feriti, colpiti da oggetti come mattoni e sassi. Un poliziotto sarebbe stato investito da un camioncino, riportando la rottura di una gamba e varie altre ferite.

Aperta un’inchiesta

Il sindaco Jim Kenney e il commissario di polizia Danielle Outlaw hanno detto che sull'incidente è stata aperta un'inchiesta. "L'unità speciale di investigazione sulle sparatorie che coinvolgono agenti del dipartimento di polizia di Philadelphia condurrà un'indagine completa", ha detto Kenney. Il sindaco ha detto di aver visto "il video di questo tragico incidente" e di aver parlato con la famiglia di Wallace "per ascoltare le loro reazioni in prima persona e per rispondere alle loro domande nella misura in cui sono in grado di farlo". I nomi degli agenti che hanno sparato i colpi non sono stati resi noti nell'immediatezza dei fatti. Entrambi indossavano telecamere e sarebbero stati tolti dal servizio in strada in attesa dell'indagine.

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