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Usa, il killer di El Paso non si pente: rischia la pena di morte. Trump: “Stragi colpa dei media”

Patrick Crusius, il 21enne autore della strage in un supermercato di El Paso, in Texas, dove sono morte 20 persone, non mostra alcun pentimento per quanto fatto e rischia la pena di morte. Intanto, mentre l’Fbi lancia l’allarme per nuovi possibili attacchi di massa su tutto il territorio nazionale, il presidente Trump punta il dito contro i media: “La colpa è anche loro che alimentano le fake news”.
A cura di Ida Artiaco
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Non mostra alcun segno di pentimento Patrick Crusius, il 21enne autore della strage di El Paso che venerdì scorso, 3 agosto, ha provocato la morte di 20 persone, tra cui numerosi cittadini di origine sudamericana, e il ferimento di altre 26 con una sparatoria nel supermercato Walmart. Il giovane è stato interrogato per ore dagli investigatori ma non è mai tornato sui suoi passi. A questo punto, rischia la condanna alla pena di morte, così come già richiesto dallo stato del Texas. Intanto, mentre continuano le indagini degli inquirenti sull'ennesima sparatoria verificatasi negli Stati Uniti, è l'Fbi ad esprimere preoccupazione per nuovi, eventuali attacchi. Il direttore Chris Wray ha ordinato una vasta operazione su tutto il territorio nazionale per sventare nuove minacce di stragi di massa. Una task force nel quartier generale del bureau a Washington supervisionerà tutte le informazioni provenienti da ogni angolo degli Usa.

El Paso, Trump: "Media alimentano fake news alla base delle stragi"

Per il presidente Donald Trump, tuttavia, i principali responsabili delle stragi degli ultimi giorni sarebbero anche i media, "che alimentano le fake news". Queste ultime, a loro volta, "contribuiscono ad aumentare una rabbia montata nel corso di molti anni", ha aggiunto l'inquilino della Casa Bianca, sottolineando che "la copertura delle notizie dovrebbe iniziare a essere imparziale, equilibrata e obiettiva, oppure questi terribili problemi peggioreranno sempre". L'ex tycoon ha infine invitato repubblicani e democratici ad unirsi per rafforzare i controlli su chi acquista armi, legando la stretta a una riforma dell'immigrazione "disperatamente necessaria". Dalle ultime stragi in Texas e in Ohio, che in 24 ore hanno fatto in totale 29 morti e più di 40 feriti, ha sottolineato il tycoon, deve scaturire "qualcosa di buono, se non di grande. Sono state realizzate da due mostri. Il razzismo e il suprematismo sono ideologie che non devono avere posto in America e devono essere sconfitte". Ha infine annunciato di aver ordinato al dipartimento di giustizia di mettere a punto una legislazione che preveda la pena di morte per i crimini d'odio e le stragi di massa.

A polemizzare contro Trump c'è il Messico, che minaccia azioni legali accusando proprio il presidente di non aver adeguatamente protetto i propri cittadini in quello che il ministro degli esteri Marcelo Ebrard ha definito "un attacco terroristico contro messicani innocenti. Il presidente mi ha chiesto di assicurare che l'indignazione del nostro Paese si traduca in efficaci, rapide ed energiche azioni mirate a ristabilire un'adeguata protezione dei cittadini messicani negli Stati Uniti".

Strage El Paso, il manifesto del killer: "La verità scomoda"

Intanto, proseguono le indagini degli inquirenti sul profilo psicologico di Patrick Crusius, il killer di El Paso, cittadina texana tra le meno pericolose degli Stati Uniti ma da tempo al centro di una complicata situazione di convivenza tra residenti e immigrati in arrivo dal Centro e Sud America. Il ragazzo autore della sparatoria è di Dallas e gli è stata attribuita la pubblicazione di un manifesto di quattro pagine contro "l'invasione ispanica del Texas". Il documento in questione è stato pubblicato 19 minuti prima dell’inizio della strage su 8chan, un forum online molto popolare nell’estrema destra, dal titolo "Una verità scomoda" e contiene riferimenti diretti alla strage nelle moschee di Christchurch in Nuova Zelanda ad opera di Brenton Tarrant, e in alcuni passaggi discute alcuni aspetti dell’attacco di sabato. "In generale io sostengo lo sparatore di Christchurch e il suo manifesto. Questo attacco è una risposta all'invasione ispanica del Texas. Se possiamo sbarazzarci di abbastanza persone, allora il nostro modo di vivere può essere più sostenibile", si legge nel testo. Inoltre, sempre Patrick su Twitter, come riportano i media Usa, condivideva spesso le dichiarazioni di Donald Trump, pubblicando post a sostegno della volontà del presidente di arrivare finalmente a costruire un muro anti-migranti al confine con il Messico. L'account è stato chiuso.

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