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Usa chiedono al Messico estradizione di Ovidio Guzman, figlio di El Chapo: “Guida cartello di Sinaloa”

Gli Usa hanno chiesto l’estradizione al Messico di Ovidio Guzman, figlio di El Chapo, accusato di essere la nuova guida del cartello della droga di Sinaloa dopo l’arresto del padre.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Gli Stati Uniti hanno presentato richiesta formale al Messico per l'estradizione di Ovidio Guzman, figlio di Joaquin "El Chapo" Guzman. L'ambasciata Usa ha depositato il fascicolo in cui Guzman, uno dei leader del cartello di Sinaloa, è accusato di traffico di stupefacenti. El Raton (pseudonimo del figlio del criminale) è stato arrestato il 5 gennaio scorso a Culiacan, la città più grande dello stato di Sinaloa. Guzman Jr. è stato fermato in una maxi operazione di polizia costata la vita a 10 agenti e 19 sospetti criminali.

Le forze dell'ordine messicane hanno circondato il quartiere Jesus Maria, dove era stato individuato il nascondiglio del 32enne. Gli Stati Uniti erano sulle tracce dell'uomo già dal 2008 e nel 2019, dopo il primo arresto avvenuto in Messico, la giustizia americana lo aveva accusato presso il tribunale del Distretto di Columbia/Washington di traffico di cocaina, metanfetamina e marijuana.

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Secondo le autorità statunitensi, l'uomo avrebbe ereditato da El Chapo la guida del cartello di Sinaloa che gestisce insieme ai fratelli. Ovidio Guzman è diventato figura di spicco nell'ambiente del narcotraffico dopo l'arresto del padre, estradato negli Usa nel 2017 e condannato all'ergastolo nel 2019 per traffico di droga e riciclaggio.

Circa 4 anni fa El Raton era già stato arrestato dalle forze di sicurezza  messicane, ma era poi stato rilasciato per porre fine alla rivolta della sua banda criminale.

Al momento Guzman junior, di nuovo nelle mani della giustizia, beneficia di una sospensione giudiziaria che ne impedirebbe l'estradizione, ma il giudice ha comunque dato tempo a Washington fino al 5 marzo per presentare una richiesta dettagliata ora depositata.

Gli Stati Uniti avevano offerto una ricompensa di 5 milioni di dollari per avere informazioni utili all'arresto già prima del 2019. Guzman ha infatti favorito il trasporto di cocaina, metanfetamina e marijuana negli States. Il Messico, invece, lo accusa di detenzione di armi da fuoco e narcotraffico sul territorio.

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