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USA, bimba di 9 anni colpita da un proiettile vagante e uccisa: stava giocando con gli amici in strada

Trinity Ottoson-Smith, una bimba di appena 9 anni colpita da un proiettile alla testa nel nord di Minneapolis, è morta a causa delle gravi ferite riportate: l’incidente è avvenuto circa due settimane fa e da quel momento la bimba è stata ricoverata in ospedale, dove i medici hanno fatto di tutto per salvarle la vita, purtroppo invano.
A cura di Davide Falcioni
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Trinity Ottoson-Smith, una bambina di appena nove anni colpita da un proiettile alla testa nel nord di Minneapolis, è morta a causa delle gravissime ferite riportate: l'incidente è avvenuto circa due settimane fa e da quel momento la bimba è stata ricoverata in ospedale, dove i medici hanno fatto di tutto per salvarle la vita. "Negli ultimi 12 giorni, ha combattuto con tutte le sue forze e oggi quella lotta è finita", ha dichiarato il portavoce della polizia di Minneapolis John Elder.

Trinity è l'ennesima vittima della facilità con la quale, negli Stati Uniti, è possibile accedere a un'arma da fuoco e utilizzarla con grande disinvoltura: la bambina stava giocando insieme a due amichetti a una festa di compleanno quando è stata colpita alla testa. Immediatamente soccorsa, è stata per quasi due settimane ricoverata in rianimazione al North Memorial Health Hospital.

John Elder ha spiegato: "I nostri agenti sono stati i primi ad arrivare e quando hanno visto che la bambina era gravemente ferita non hanno esitato un istante, l'hanno caricata in macchina e trasportata in ospedale violando anche i protocolli che avrebbero previsto l'attesa di un'ambulanza. Non c'era tempo, hanno fatto l'impossibile per salvarle la vita". I medici l'hanno sottoposta a un delicatissimo intervento chirurgico che però non è valso a salvarle la vita.

Quella di Trinity Ottoson-Smith è stata la seconda vita spezzata dalla violenza di strada negli Stati Uniti degli ultimi giorni. La scorsa settimana Aniya Allen è morta per le ferite riportate dopo che le hanno sparato mentre viaggiava nell'auto della sua famiglia.

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