Un caso di poliomielite in Ucraina: ricoverato con sintomi di paralisi bimbo non vaccinato
Un caso di poliomielite è stato confermato in Ucraina. A darne notizia Euronews secondo cui si tratta di un bambino di 18 mesi di Rivne Oblast, vicino al confine con la Bielorussia. Il piccolo, secondo quanto si apprende, sarebbe stato ricoverato con "sintomi di paralisi”. Euronews, citando il ministero della Salute, riporta che i genitori del bambino avevano deliberatamente rifiutato le vaccinazioni mediche a causa delle loro convinzioni religiose.
La poliomielite è una malattia infettiva a carico del sistema nervoso centrale che colpisce soprattutto i neuroni motori del midollo spinale. È stata registrata per la prima volta in forma epidemica nell’Europa di inizio XIX secolo e poco dopo negli Stati Uniti. La malattia è causata da tre tipi di polio-virus (1,2 e 3), appartenente al genere enterovirus, che invade il sistema nervoso in poche ore, distruggendo le cellule neurali colpite e causando una paralisi che può diventare, nei casi più gravi, totale. Come ricorda l’ISS sul suo sito, la diffusione della polio ha raggiunto un picco negli Stati Uniti nel 1952 con oltre 21mila casi registrati. L’ultimo caso americano risale al 1979, mentre in Italia è stato notificato nel 1982.
In Europa la poliomielite è stata debellata dal 2002 ma nel 2015 sempre l’Ucraina aveva confermato casi in due bambini. Uno dei due aveva 10 mesi, l’altro 4 anni. L'Organizzazione Mondiale della Sanità definì quello come il primo focolaio in Europa in cinque anni. Non esistono cure per la poliomielite: l’unica strada per evitare potenziali conseguenze è la prevenzione tramite vaccinazione.