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Covid 19

Uganda, le scuole riaprono dopo quasi 2 anni: le lezioni sospese nel marzo 2020 per Covid

Scuole riaperte in Uganda, dove erano state chiuse nel marzo 2020 a causa della pandemia di Covid-19. È la chiusura scolastica più lunga di sempre.
A cura di Susanna Picone
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Chiuse dal marzo 2020 in seguito alla prima ondata di pandemia da Covid-19, ieri dopo quasi due anni le scuole in Uganda sono state riaperte. Si tratta della chiusura più lunga del mondo, con circa 15 milioni di studenti che per quasi due anni non hanno frequentato la scuola, nonostante le lezioni siano almeno in parte, per chi ne aveva le possibilità, proseguite a distanza. Il ministro dell'Istruzione, John Muyingo, ha dichiarato che tutti gli studenti riprendono automaticamente le lezioni un anno avanti rispetto a dove le avevano interrotte. La decisione di riaprire le scuole arriva dopo che il presidente Yoweri Museveni lo scorso settembre ha revocato la maggior parte delle restrizioni anti-Covid introdotte nel Paese, tranne appunto finora la chiusura delle scuole. Già nei mesi scorsi il presidente aveva annunciato che le scuole avrebbero riaperto all'inizio del nuovo anno indipendentemente dall'avanzamento della campagna vaccinale in Uganda, che al momento è ferma al 3 per cento.

"Sono entusiasta di tornare a scuola. Non è stato facile per me restare al sicuro a casa per così tanto tempo, ma ringrazio Dio", ha detto a Reuters Rachael, studentessa di 16 anni, tra coloro che possono tornare a studiare dopo il lungo stop. La sua amica Fridah, 18 anni, è tra i tanti che invece hanno dovuto abbandonare gli studi: amava la biologia e la chimica e sognava di diventare una dottoressa, ma ha spiegato di aver dovuto mettere da parte i suoi desideri per aiutare la famiglia. Ora fa la cameriera.

"Oggi i bambini torneranno in classe dopo la chiusura scolastica più lunga di sempre, eppure l'apprendimento perso fino ad ora potrebbe portare, già nelle prossime settimane, a tassi di abbandono scolastico elevati": l'allarme lanciato da Save The Children, che ricorda che fino a un bambino su cinque nei paesi fragili, anche in Uganda, aveva abbandonato la scuola a causa di povertà, matrimoni precoci e lavoro minorile, aggravati dalla pandemia di Coronavirus. Save the Children teme ora una “seconda ondata" di abbandono scolastico proprio per quegli studenti rimasti indietro nell’apprendimento. Per affrontare la profonda crisi dell'educazione nel Paese Save the Children ha lanciato i Catch-up Clubs (Club di recupero), un approccio innovativo per accelerare il recupero dello studio perso durante la pandemia. I Club aiutano nell'alfabetizzazione e in altre competenze, con un sostegno particolare alla protezione dei più piccoli e un’assistenza economica alle famiglie che hanno difficoltà a mandare i figli a scuola. Stando a quanto scrive il New York Times, si ritiene che già milioni di studenti abbiano smesso di studiare: molti si sono messi a lavorare per aiutare i genitori e ci sono molte ragazze che intanto sono diventate madri. E non mancano gli insegnanti che si sono trovati un altro impiego.

Dall’inizio della pandemia di Coronavirus, l'Uganda ha registrato circa 153mila contagi e poco più di 3.300 morti legati al virus.

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