Turchia, spari in strada contro il direttore del giornale anti-Erdogan: un arresto

Momenti di grande tensione stamane, davanti al tribunale di Istanbul, dove un uomo armato ha attaccato il direttore del quotidiano di opposizione turca Cumhuriyet, Can Dundar. Il giornalista è rimasto illeso mentre un reporter di un’emittente televisiva è stato ferito a una gamba. L'uomo che ha sparato, urlando "sei un traditore", è stato arrestato. E’ stato identificato come Murat Sahin, 40enne di Sivas, nell’Anatolia centrale. Secondo alcuni testimoni, l’aggressore avrebbe esploso almeno tre colpi in rapida successione contro Dundar, poco prima che la Corte pronunciasse la sentenza sul processo in cui il cronista è imputato per divulgazione di segreti di stato, tentato colpo di stato e concorso in associazione terroristica.
La ricostruzione dell'aggressione a Dundar
"È venuto deciso verso di me, ho capito che voleva assalirmi" ha detto lo stesso Dundar rassicurando sulle proprie condizioni di salute. "Sto bene. I responsabili sono quelli che mi hanno reso un obiettivo" ha scritto su Twitter Dundar. "Stavamo uscendo dal tribunale per prendere un the. Camminavo con mia moglie quando un uomo si è avvicinato e ha gridato ‘Sei un traditore', e ha sparato contro di me. Non mi ha colpito. Il proiettile ha colpito un collega. Prima mia moglie si è lanciata sull'uomo armato, poi un deputato (che assisteva al processo, ndr) lo ha afferrato da dietro. Non lo conosco, ma so chi l'ha incitato". Nel frattempo la polizia sta interrogato l’assalitore per cercare di capire il movente dell’attacco ed eventuali legami con organizzazioni terroristiche.
Zaman, quotidiano anti-Erdogan, chiude
L’attentato contro Dundar è avvenuto peraltro nel giorno in cui è stata ufficializzata la chiusura del quotidiano ‘Zaman’, il principale quotidiano di opposizione al presidente Recep Tayyip Erdogan e già commissariato due mesi dal governo. Il giornale fino all’inizio di marzo vendeva 650mila copie. Ora, dopo il mutamento della linea politica (favorevole all’esecutivo), è calato in maniera vertiginosa a non più di 2.000. Il 15 maggio scomparirà dalle edicole. La procura accusava il gruppo di propaganda terroristica.