Treno deragliato Spagna: il macchinista era al telefono a 192km/h

Il macchinista del treno alta velocità deragliato nei pressi di Santiago de Compostela in Spagna era al telefono durante la pericolosissima curva affrontata a folle velocità . E' quanto riportano alcuni media spagnoli sulla base dei primi esami delle scatole nere effettuati dalle autorità giudiziarie iberiche. A quanto si apprende durante la curva che andava presa con una velocità massima di 80chilometi orari, il macchinista Francisco Josè Garzòn Amo invece viaggiava a 192km all'ora mentre parlava con il suo telefonino che probabilmente lo ha distratto. Il convoglio ferroviario infatti frenò con molto ritardo e quando ormai era troppo tardi per poter affrontare la curva con sicurezza. Quando il macchinista ha azionato il freno del treno la velocità del convoglio è scesa da 192 chilometri orari a 152 nel momento dell'impatto, una velocità che non poteva evitare la morte dei 78 passeggeri a bordo.
Macchinista a piede libero ma con obbligo di firma – Francisco Josè Garzòn Amo per il momento pur essendo accusato formalmente di omicidio causato per imprudenza cioè di omicidio colposo ora è a piede libero essendo scaduti i termini della custodia stabiliti dalla legge spagnola. Il macchinista comunque non può abbandonare il Paese visto che il giudice istruttore nel provvedimento di scarcerazione gli ha anche ritirato il passaporto imponendogli l’obbligo di firma ogni settimana. Se le risultanze della scatola nera e dei tabulati telefonici sul suo telefonino saranno confermate Francisco Josè Garzòn Amo dovrà difendersi da accuse molto gravi.