Strage treno in Spagna: macchinista indagato per omicidio colposo

Il macchinista del treno alta velocità deragliato mercoledì vicino Santiago de Compostela in Spagna è accusato formalmente di omicidio causato per imprudenza cioè di omicidio colposo. La notizia è stata riferita dal ministro degli Interni spagnolo Jorge Fernandez Diaz parlando con i giornalisti locali, ed è stata confermata dal presidente della giunta della Galizia Alberto Nunez Feijoo. "L'uomo è in stato di fermo dalle 19.40 di giovedì, con l'accusa di omicidio colposo" ha spiegato il ministro spagnolo, "Non poteva che essere così" ha aggiunto invece il governatore. Il macchinista Francisco Jose Garzon Amo, che è ora piantonato in ospedale con diverse ferite dovute all'incidente ferroviario, nel primo interrogatorio non ha voluto rispondere alle domande degli inquirenti avvalendosi della facoltà di non rispondere.

Incidente per imprudenza – Secondo le prime ipotesi l'incidente, che è costato la vita a 78 persone mentre più di 100 passeggeri sono stati ricoverati in ospedale, sarebbe frutto di un errore umano dovuto proprio al macchinista. Le stesse telefonate di Francisco Jose Garzon Amo dopo l'incidente confermerebbero il suo errore. Non si esclude che il tragico incidente possa essere stato causato da una distrazione del macchinista proprio mentre parlava al telefono cellulare. L'ipotesi è stata avanzata da alcuni investigatori e fonti della polizia spagnola hanno confermato che tra i numerosi accertamenti vi è anche quello sui tabulati del suo telefonino per verificare se al momento del disastro stesse parlando con qualcuno e con chi.