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Tir perde capsula radioattiva ma non si sa dove, l’azienda si scusa e assicura: “La troveremo”

Secondo l’azienda proprietaria, le speranze di trovare la capsula radioattiva sono buone ma per i servizi di emergenza australiani, in realtà, è come trovare un ago in un pagliaio. La preoccupazione è che qualcuno possa avvicinarsi troppo con conseguenze disastrose.
A cura di Antonio Palma
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Una vera e propria operazione di emergenza e ricerca è scattata da alcuni giorni nell'Australia occidentale dopo che una azienda mineraria locale ha ammesso di aver smarrito per strada una capsula radioattiva, parte di uno strumento di misurazione, durante il trasporto da una zona all’altra del Paese.

La capsula è altamente pericolosa per l’uomo visto che contiene una piccola quantità di Cesio-137 radioattivo che potrebbe causare gravi conseguenze a chiunque venga a contatto, come ustioni o malattie da radiazioni.

Secondo l’azienda, il gigante minerario Rio Tinto che si è scusato per l’accaduto, le speranze di trovare la capsula radioattiva sono buone visto che sono utilizzate apparecchiature specializzate ma per i servizi di emergenza locale, in realtà, è come trovare un ago in un pagliaio visto che le dimensioni sono così ridotte che potrebbe essere finito nei campi o potrebbe essersi incastrato nella gomma di un veicolo che passava lungo la strada.

L’oggetto infatti è altrettanto difficile da trovare visto che ha un diametro di soli 6 mm e una lunghezza di appena 8 mm. A rendere la situazione ancora più pericolosa, infine, il fatto che nessuno sa né quando né dove sia stato perso.

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La capsula infatti potrebbe essere scomparsa anche due settimane fa, quando è iniziato il viaggio, ma la scoperta è avvenuta solo quanto tir è arrivato a destinazione a Perth. La ricerca del pericoloso oggetto ora procede lungo un percorso di ben 1.400 km nella speranza che possa trovarsi ancora in strada.

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La preoccupazione è che qualcuno possa avvicinarsi troppo senza sapere cosa sia con conseguenze disastrose visto che l'esposizione a lungo termine potrebbe causare il cancro. Per questo le autorità locali hanno emesso un allarme radiazioni su una vasta area dell'Australia occidentale e hanno avvertito del potenziale pericolo di entrare in contatto con l'oggetto.

Secondo l’azienda, che ha avviato una indagine interna per stabilire l’accaduto, il dispositivo smarrito fa parte di un misuratore che era stato affidato a una società di trasporto che lo ha prelevato dal sito di una miniera il 12 gennaio per spostarlo in un deposito nella periferia nord-est di Perth.

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Quando è stato aperto per l'ispezione il 25 gennaio, però, l'indicatore è stato trovato rotto e la capsula radioattiva era sparita. Mancava anche uno dei quattro bulloni e le viti di montaggio. Le autorità hanno affermato che le vibrazioni durante il trasporto potrebbero aver causato l'allentamento dei bulloni, consentendo alla capsula di cadere attraverso le fessure dell'involucro e del camion.

Simon Trott, amministratore delegato della divisione mineraria di Rio Tinto, ha dichiarato: "Nell'ambito di questa indagine stiamo lavorando a stretto contatto con l'appaltatore per capire meglio cosa è andato storto in questo caso. Rio Tinto ha assunto un appaltatore di terze parti, con competenze e certificazioni adeguate, per imballare in sicurezza il dispositivo in preparazione del trasporto fuori sede prima del ricevimento presso la loro struttura a Perth. Prima che il dispositivo lasciasse il sito, è stato utilizzato un contatore Geiger per confermare la presenza della capsula era all'interno della confezione", ha aggiunto Trott.

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