Terrorismo, Abaaoud individuato per la soffiata della madre adottiva della cugina Hasna

Ad incastrare e a permettere l'arresto di Abdelhamid Abaaoud, uno degli attentatori al vertice operativo della cellula terroristica di Parigi, sarebbero state le importanti rivelazioni di una donna legata a sua cugina Hasna Ait Boulahcen poi uccisa nel raid della polizia a Saint Denis. È quanto rivela il quotidiano statunitense  "Washington Post" in un'inchiesta sulle indagini degli inquirenti francesi  sulla strage di Parigi del 13 novembre scorso. Secondo il giornale, la donna sarebbe la madre adottiva di Hasna Ait Boulahcen, o meglio una donna che aveva deciso di prendersi cura della ragazza, considerata una giovane difficile e con problemi di comportamento e di droga. Sarebbe setta proprio la donna a fare la soffiata fondamentale che poi ha portato gli inquirenti nell'ultimo covo parigino dell'attentatore.

Secondo il racconto del giornale, che ha potuto parlare con la protagonista, la donna aveva ospitato a lungo Hasna Ait Boulahcen, trattandola come una figlia e così stava facendo anche nel periodo degli attentati di Parigi.  A novembre, dopo gli attacchi, Hasna però riceve una telefonata da  una persona che le chiede aiuto per un suo parente. Facendosi aiutare dalla donna e dal marito di questa, la giovane quindi incontra il cugino Abaaoud con cui aveva tenuto rapporto a distanza per lungo tempo. L'uomo avrebbe convinto la ragazza ad aiutarlo confessando di essere coinvolto negli attentati. Il giorno dopo la "madre" di Hasna però avrebbe chiamato la polizia rivelando tutto, così quando la ragazza si è congedata dai suoi parenti fornendo ingenuamente un indirizzo di Saint Denis in caso di contatti, la donna avrebbe rivelato il nuovo particolare agli inquirenti che fecero scattare l'assalto al covo.