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Szajer, il deputato di Orban e sostenitore della famiglia tradizionale beccato durante un’orgia

Il politico ungherese Joseph Szajer è stato uno dei politici di spicco del partito nazionalista, conservatore e di ultra destra del primo ministro Viktor Orbán e uno degli autori della controversa riforma costituzionale del paese nel 2010 che ha creato un ambiente decisamente ostile per la comunità LGBT.
A cura di Antonio Palma
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Per anni è stato uno dei politici di spicco del partito nazionalista, conservatore e di ultra destra del primo ministro ungherese Viktor Orbán, il Fidesz, e per decenni ha ostentato posizioni ultraconservatrici ben descritte da frasi come "l’istituzione del matrimonio è tra un uomo e una donna" e "la base della famiglia e la sopravvivenza nazionale" così quando i poliziotti lo hanno identificato durante un’orgia insieme ad altri 25 uomini in un locale di Bruxelles in pieno blocco covid, all’eurodeputato ungherese Joseph Szajer non è rimasto altro che dimettersi.

“Chiedo scusa alla mia famiglia, ai miei colleghi, ai miei elettori” ha dichiarato il parlamentare ungherese, annunciando la sua lettera di dimissioni al presidente dell’Europarlamento 24 ore dopo essere stato identificato e denunciato dalla polizia belga durante una orgia con soli uomini. Szajer dovrà pagare una multa per non aver per rispettato le restrizioni Covid ma non ci sarà alcun tipo di procedimento giudiziario perché beneficia dell’immunità diplomatica.

Le dimissioni avranno effetto dal 31 dicembre ma probabilmente conseguenze immediate per la carriera politica di Szajer. Il politico ungherese infatti è stato uno degli autori della controversa riforma costituzionale del paese nel 2010 che ha creato un ambiente decisamente ostile per la comunità LGBT e con proteste nel Paese e fuori.  Szajer dirà forse addio alla politica in sesso stretto ma ha annunciato che continuerà ad apparire in pubblico con un nuovo lavoro.

“Sono profondamente dispiaciuto per aver violato le restrizioni Covid, è stato irresponsabile da parte mia. Sono pronto a pagare la multa. Con le mie dimissioni di domenica ho tratto le conclusioni politiche e personali” ha spiegato il deputato in un comunicato, aggiungendo: “Chiedo ai miei elettori di valutare il mio passo falso sullo sfondo di trent’anni di lavoro devoto e duro”. Lo stesso Szajer ha chiesto di non coinvolgere nello scandalo la delegazione ungherese a Bruxelles e il partito di governo. “Il passo falso è strettamente personale, io sono l'unico che ne deve avere la responsabilità. Chiedo a tutti di non estenderla alla mia patria o alla mia parte politica” ha scritto.

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