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Stretta di mano storica tra Trump e Kim Jong Un al confine tra le due Coree

Durante il G20 di Osaka il presidente americano aveva inviato un tweet al leader nordcoreano Kim Jung-un. L’incontro è avvenuto questa mattina, nell’area demilitarizzata, la cosiddetta Dmz. Trump è il primo presidente Usa ad aver mai varcato il confine. “Mi sento benissimo”, ha commentato subito dopo, invitando il dittarore alla Casa Bianca.
A cura di Annalisa Cangemi
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Un incontro dal forte significato simbolico. Donald Trump dopo essere arrivato in elicottero alle 7:30 di oggi, ha attraversato da solo il confine intercoreano al villaggio di Panmunjom, superando la linea di demarcazione tra le due Coree, nell'area demilitarizzata, la cosiddetta Dmz, ed è il primo presidente Usa ad averlo mai fatto. "Mi sento benissimo", ha commentato subito dopo, mentre il leader Kim Jong-un gli andava incontro.

La stretta di mano tra i due è avvenuta quindi in Corea del Nord. "È un piacere vederti di nuovo", ha detto il tycoon. Il supremo comandante ha ricambiato, dicendo che "non si sarebbe mai aspettato" che si sarebbero potuti incontrare a Panmunjom. È un momento storico", ha detto sorridente il giovane leader nordcoreano. "Passare al di là della linea è stato un grande onore", ha replicato Trump, sostenendo che quella con Kim è "una grande amicizia". Era stato Trump a voler organizzare l'incontro, mentre si trovava al G20 di Osaka.

Lo aveva annunciato un giorno prima in un tweet, e il meeting è stato confermato dal presidente della Corea del Sud, Moon Jae-in, in una conferenza stampa congiunta con il presidente Usa a Seul. In quell'occasione l'inquilino della Casa Bianca aveva anche aggiunto di non avere alcuna fretta per la denuclearizzazione della Corea del Nord, vero obiettivo dell'incontro.

Trump ha poi invitato il leader Kim Jung-un a Washington. In piedi, accanto al leader nordcoreano il presidente Usa ha dichiarato: "Lo inviterò alla Casa Bianca adesso", ha detto prima di stringere la mano a Kim, che non ha risposto immediatamente al commento. "Stanno accadendo un sacco di cose positive, davvero positive", aggiunto Trump, nel frattempo rientrato sul lato sud della Joint Security Area, la zona di Sicurezza congiunta alla linea di confine tra le due Coree. Kim Jong-un si è detto molto sorpreso dell'invito di Donald Trump, e  ha riconosciuto che il nuovo, terzo incontro con il presidente americano avrà un influsso positivo per le future relazioni tra i Paesi. "Volevo incontrarti di nuovo, soprattutto per le due Coree", ha detto, seduto accanto al presidente americano. "Questo luogo è un simbolo della sfortunata storia del passato. Per le due Coree, avere l'opportunità di incontrarti di nuovo qui è molto significativo. Significa che possiamo sentirci a mostro agio e incontrarci con una positiva disposizione di spirito. Credo -ha continuato ancora Kim – che questo possa avere una positiva influenza in tutte le nostre discussioni future". Dopo circa un'ora di colloqui Trump ha accompagnato il presidente nordcoreano di nuovo al Sud, e i due sono stati raggiunti dal leader della Corea del Sud Moon.

Non più tardi di un anno e mezzo i due presidenti minacciavano l'uno l'annientamento dell'altro. La zona demilitarizzata è stata creata nel 1953, tutti i presidenti degli Stati Uniti (ad eccezione di George Bush padre) hanno visitato l'iconico confine, ma nessuno era riuscito a incontrare il leader nordcoreano. Kim aveva attraversato il confine l'anno scorso per stringere la mano al presidente sudcoreano, Moon Jae-in: era stato brevemente in territorio sudcoreano e i due avevano posato per le fotografie. Washington chiede che Pyongyang rinunci in maniera definitiva al suo programma nucleare per levare le sanzioni internazionale, il giovane dittatore nordcoreano si è sempre opposto. Questo potrebbe essere un primo passo per un punto di svolta. "Nelle prossime settimane designeremo un team perché lavori a un accordo ad ampio raggio", ha spiegato più tardi il presidente americano.

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